vita: probabilità e senso

vita: probabilità e senso

1 commento su vita: probabilità e senso

Ci siamo ritrovati a casa mia ad Ascona, ed avevo avuto un incontro a Lugano in Via Nassa per parlare di microbiota, di cellule. Si è toccato il tasto del male di vivere, sia dei giovani come degli anziani. Non avevo Chargaff vicino per andare a pescare il suo parere, sul libro che tengo in libreria. L’argomento lo sto approfondendo e mi ci perdo come quando guardo un cielo stellato di una notte estiva vicino al mare ed al buio.

“Nel quinto mese di vita fetale si raggiunge una produzione di 6-7 milioni di ovociti primari (diploidi) prodotti dalle ovaie, molti di questi ovociti muoiono nel giro di pochi mesi e alla nascita ne rimangono in vita circa 2 milioni, diminuendo a 30-40.000 nella fase della pubertà. Nella vita, una donna produce approssimativamente dai 400 ai 500 ovociti maturi.” Wikipedia: ovocita.

Quindi all’inizio delle mestruazioni una donna ha già un numero fisso di ovociti che potranno maturare e potranno essere fecondati. La fecondazione avviene con l’incontro di uno spermatozoo che fa parte di un gruppo di 2 milioni di spermatozoi che vengono espulsi durante l’eiaculazione.

Ma dove vuoi arrivare? Voglio arrivare all’ovulo n. 132 (numero a caso) che ha superato la decimazione avvenuta nella fase fetale, poiché faceva parte dei 6-7 milioni di ovociti primari, e la decimazione avvenuta nella fase della pubertà e della giovinezza. Questo ovulo n. 132 passa nella sacca di Falloppio e qui che è in mezzo alla calca forsennata lo spermatozoo con  il n. 1.132.345 viene espulso dall’eiaculazione di quel momento e riesce per primo, non sa bene come ciò sia successo ad attaccarsi all’ovulo n. 132.

In quel momento nasce la cellula- organismo che si completerà, poiché conterrà TUTTO il progetto. Noi diamo un nome ed un cognome ad un individuo ma questa è solo la parte burocratica ed esteriore. Da quell’unica cellula, con le successive suddivisioni, mitosi, viene trasmesso tutto il progetto e la parte particolare che si vuole a determinate cellule in funzione dell’ambiente esterno. Alla fine l’organismo è formato da 100 mila miliardi di cellule che permettono tutti i processi metabolici, i movimenti, i pensieri. Ma quante probabilità vi sono state affinché l’ovulo n. 132 incontrasse lo spermatozoo  n. 1.132.345? Io non sono capace in questi calcoli, mi ci perdo, ma credo sia un numero davvero grande, quasi vicino al miracolo.

Se questo è il calcolo delle probabilità, che non so fare, resta il fatto che il tutto viene fatto con un senso. Ogni cellula-organismo vuole suddividersi, riprodursi, trasferire la propria conoscenza, mandarla oltre, e fa questo svolgendo la propria mansione e difendendosi strenuamente contro tutto ciò che ostacola la sua esistenza. Ma io? nome e cognome, che sono la parte del tutto inutile, burocratica, mi rendo conto dell’importanza del senso? Perché comunico anch’io con le mie cellule e loro con me. A loro trasmetto con i cinque sensi, ma non solo, con tutte le emozioni, gli stati d’animo, le aspettative, le delusioni, i rimorsi, i rancori, l’euforia. E loro trasmettono a me i loro stati d’animo, provocando in me dei cambiamenti inspiegabili di umore, dei bisogni e delle necessità che non so spiegarmi, mi fanno rivivere immagini, suoni, odori, situazioni del passato o possibili nel futuro attraverso i sogni. E non gli do il senso? Se proprio non mi viene in mente niente, limitati a contemplare. Tutto quello che ti sta attorno e di cui fai parte.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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1 Comment

  1. flavio veneroni  - 2021-05-27 - 12:32 PM

    concordo con le osservazioni.

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