G.G.
2024-07-26Un ricordo personale di una figura importante
Sul mare isolano ascolto il racconto tra indigeni, dagli sguardi complici e dai risi sguaiati. Tu hai conosciuto Gaston le Baton, ma tutto è iniziato dal nonno. Era una forza della natura, con le sue mani ha tirato su il Miramare, da solo, aveva comprato con niente un asino, che faticava a respirare, e caricava pietre, e lo spronava per la salita. Non spendeva un centesimo. Per non far uscire i figli obbligava la moglie a vestirli con la vestina delle femmine. E noi a loro “Dai scendete a giocare.”, e loro “No, dobbiamo studiare.”. Ma che studiare, non andavano neanche a scuola. Ho conosciuto Gaston le Baton al bar, zoppicante e con l’aria truce. Non appena si sedeva qualcuno, mugulava richiamando l’attenzione della servetta, per farlo servire subito. Ridono e si guardano tra loro. Ma tu non sai, mi dicono, che quando eravamo in compagnia, magari uno si alzava prima e andava a pagare il giro. Poi quando andavamo, se qualcuno si azzardava ad avvicinarsi alla cassa, era capace di farsi ripagare la consumazione. Sai le risate che ci facevamo. E Bruno mi ferma il braccio. In quel bar, prima, c’era il nonno, di cui ti ho raccontato. Un pomeriggio una francesina, con un gattino, chiede del bagno, e lascia l’animale sulla sedia in fondo, la sedia del nonno. Questo arriva e, paf, si siede di botto e spiaccica il micetto. Non ti dico la francesina che lo cercava per la piazzetta. E lui seduto, con lo sguardo truce. Lele lo conosco e lo incontro. Loro lo chiamano Lelle. Ha sempre vissuto di un po’ di tutto. Raccoglie ricci, fichi d’estate, asparagi. A raccogliere ricci l’ho visto. Due ore in acqua. Poi il rito di arrivare agli scogli, togliersi la muta, nascondere sotto un telo il bottino dei ricci. Andare a mani vuote a casa: sai qualche controllo. E poi il ritorno. L’ho incontrato al bar. Gli ho chiesto dei ricci e lo visto spaesato. Gli ho detto che ero amico vostro ed allora si è aperto. Ci salutiamo. Ma tu non sai quello che, da dirigente, era stato assunto a Porto Torres. Dopo due giorni sono stati tutti, ma proprio tutti, messi in cassa integrazione e poi portati, via via alla pensione. Ed anche lui è pensionato ed ha lavorato due soli giorni. Quella macchina inglese verde è la sua. Altro che il telegiornale.
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