cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
Le galline ovaiole sono quei volatili che producono le uova che il consumatore mangia cotte e/o crude, e che vengono inserite in numerose specialità culinarie. La produzione di uova in Italia soddisfa l’autoapprovvigionamento. Cosa è successo? Le galline ovaiole sono state allevate in gabbie perché se allevate sul terreno vengono regolarmente colpite dalla coccidiosi che le fa morire. Per essere allevate a terra le galline debbono necessariamente venire trattate con la somministrazione di sostanze coccidiostatiche. Queste sono differenti proprio perché ogni 3-4 mesi è necessario variare la molecola chimica poiché gli oocisti (responsabili della coccidiosi) velocemente si adattano alla molecola chimica ed è quindi indispensabile cambiarla. Questa era stata una delle ragioni per allevare le galline ovaiole in gabbia. Le galline ovaiole in Italia sono 40 milioni. La UE che da sempre VUOLE applicare le regole dell’Europa del Nord a tutto il territorio della comunità ha utilizzato di tutto (animalisti compresi) per riportare le galline a terra. Nessuno dice che tutto il business è in mano alle 2 multinazionali che producono le 4-5 molecole chimiche coccidiostatiche. Quindi BASTA LE GABBIE. Tutte le galline a terra. Ma cosa è successo? Tutte le galline a terra vengono alimentate con coccidiostatici. E per permettere ciò la UE ha creduto bene di modificare tutto l’impianto della legislazione alfine di permettere che tutte le derrate di cereali siano tollerate anche con delle contaminazioni di coccidiostatici: si perché una molecola chimica se la impieghi, contamina. L’allevamento in gabbia era una misura preventiva per eliminare i coccidiostatici dalle galline ovaiole: ma questo contrastava con gli interessi delle multinazionali (ma gli animalisti erano convinti che le gabbie fossero una prigionia). Quindi tutte le galline sono sotto trattamento dei vari coccidiostatici 365 giorni su 365. Allora? Tutto risolto. No, ci sono gli uccelli migratori. Si perché nell’Europa del Sud ci sono gli uccelli migratori, che non vanno nel Nord , se non di rado, proprio perché non è di loro gradimento. Questi uccelli migratori si posano sul terreno e preferiscono andare dove vi sono altri volatili. Le galline ovaiole sono volatili. Gli uccelli migratori sono portatori di INFLUENZA. Ed ecco il patatrac! Oltre ad avere le galline ovaiole rimpinzate di molecole chimiche coccidiostatiche è necessario impedire l’accesso agli uccelli migratori. E come si fa? Semplice. Il terreno deve essere completamente ostruito a presenze esterne attraverso delle reti metalliche con piccolo spessore al fine di evitare che anche un solo uccello migratori entri in contatto. Quindi una gabbia più grande? Che pena!
Una aggiunta nel 2023. Per ridurre l’impatto dell’influenza aviare gli allevamenti a terra debbono essere coperti. Anche quelli biologici che per definizione devono stare a cielo aperto. E allora? E allora si coprono anche gli allevamenti biologici, ma non si modifica l’etichetta. Questo è il risultato della burocrazia. Per la burocrazia vale solo la regola, quanto dalla burocrazia stessa dettato. Poi non meravigliamoci se anche le uova arriveranno da altri Paesi, finché avremo denaro per pagarlo. Ma anche questo sta per finire. Ma la burocrazia, ce lo ha dimostrato, prende delle decisioni, anche grazie a delle valigette preziose.
Leave a comment