SICUREZZA NEL FEED

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Quando accenno a questo argomento sento su di me degli sguardi da pio bove e l’espressione che mi comunica incredulità. Anche quando la conversazione va nella direzione della sicurezza, anche se il termine non è stato ancora pronunciato, vedo gli sguardi e le labbra tirate del tipo “Adesso vedrai che questo ripete la sua canzonetta.”.
L’ambito della sicurezza è per me importante, gli incidenti so che sono sempre dietro l’angolo, gli incidenti sul lavoro mi bloccano. Forse è perché, avevo 22 anni, e Doxal era al 100% di proprietà Philips, Giovanni, uno dei tre operai, spostando a mano un tapie roulant su obliquo e su ruote, andò nel mezzo mentre gli altri due spingevano per posizionarlo. Un sasso provocò un innalzamento di una ruota che provocò la caduta del tapie roulant, e Giovanni rimase sulla sedie a rotelle. Incidente stupito ma tragico.
Nel 1990 i colleghi di Tecaliman, in Francia, chiesero a Mr. Ledu del CRAM dei Paesi della Loira di effettuare una inchiesta sui rischi d’incidenti nell’industria dell’alimentazione animale. Erano successi degli incidenti particolari nei precedenti mesi, ed il Comitato Tecnico di Tecaliman chiese a Mr. Ledu di fare una relazione. Era l’11 Gennaio, io ero presente. Mr. Ledu espose i dati:
Descrizione della risorsa media:
Sesso: maschio
Età: tra i 30 e 40 anni rappresenta il 61,25%.
Qualifica professionale: operaio specializzato (49,10%)
Nazionalità: Francese.
L’inchiesta ha valutato i dati relativi al 1986 desunti dalle statistiche del Regime Generale della Sicurezza Sociale:
Salariati: numero 14953, nel 2000, fonte INRS, per la produzione di 23,5 milioni di tonnellate di alimento le risorse erano salite a 16.000.
Incidenti con fermo dell’attività: n. 1055
Incidenti con incapacità permanente: n. 102
Giorni persi: n. 34.505 (33 giorni come media)
Tasso medio di incapacità permanente: 15%, stabile nei 3 anni precedenti (14-14-5)
Morti: n. 5, stabile nei 3 anni (5-4-5)
Costo medio per un salariato: Franchi 4.957
Quello che mi colpì furono i confronti. Mr. Ledu esponeva i dati con chiarezza. Il confronto era tra le attività di fabbricazione di alimenti per animali, dell’industria agro alimentare, e delle attività industriali a livello nazionale. Dopo aver esposto i dati espose alcune statistiche:
Frequenza degli incidenti sul lavoro
Tasso di frequenza: = (N. infortuni con arresto/n. ore lavorate) *1000000

Fabbriche di alimento per animali38,7
Industria agro alimentare37
Industria totale28,5

Indice di Frequenza: Numero di infortuni con arresto/1000 salariati.

Fabbriche di alimento per animali71
Industria agro alimentare67
Industria totale52

Gravità degli incidenti sul lavoro
Tasso di gravità: = (Numero di ore perse per infortunio/Numero totale delle ore lavorate) * 1000

Fabbriche di alimento per animali1,22
Industria agro alimentare0,99
Industria totale0,91

Indice di gravità: = Giorni persi per 1000 salariati

Fabbriche di alimento per animali2314
Industria agro alimentare1807
Industria totale1673

Dopo le statistiche Mr. Ledu focalizzò il tema delle malattie professionali.
MP66: Affezioni respiratorie = 42%
MP 24: Brucellosi professionale = 38%
Altre: rumore, inalazione di polvere di amianto, esposizione alle polveri di selenio = 20%

La conclusione di Mr. Ledu fu: L’analisi di questi dati dimostra con evidenza che i valori rilevati per le attività nella produzione di alimenti per animali risultano, nell’insieme, tanto in termini di frequenza che di gravità superiori ai due altri tipi di attività: industria agro alimentare e l’attività industriale nazionale.
In termine di gestione dei rischi e soprattutto delle loro conseguenze tanto umane che finanziarie, viene dimostrato che la volontà di una azione dell’apparato professionale, tutto insieme, potrà dare delle opportunità di un reale progresso e di una competitività accresciuta attraverso la riduzione dei danni e per l’aumento dei risultati di produzione. Per la prima volta ascoltai la parola: poliesposizione. Tema che venne sviluppato nei lavori del 2005 e nelle pubblicazioni più recenti.
Partecipai in quanto eravamo impegnati a promuovere le ragioni delle nostre diluizioni, in particolare, di oligoelementi.
Questa è una delle ragioni che mi obbligano a sottolineare sempre lo sforzo che ogni attore della filiera di produzione di alimenti per animali dovrebbe avere per poter dare attuazione ad un percorso virtuoso nel senso della riduzione degli inconvenienti e degli incidenti sul lavoro.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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