settore feed

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Pizza sul lungo lago ad Ascona.

Ho avuto un incontro con l’occasione di commentare un comportamento che considero poco professionale. Svolgo la mia attività nel settore feed che da sempre, da quando ho iniziato, ed era il 1960 (la maggior parte di voi non era ancora nata) è stato visto dalla società in maniera negativa. Un pò tutta l’agricoltura era vista in quel periodo in modo negativo data la scelta politica di preferire l’industria.

Lasciamo perdere l’agricoltura ed abbracciamo l’industria! L’industria è il nostro futuro. E legioni di popolazione agricola lasciò le attività badile, rastrello ed animali per andare a riempire fabbriche di automobili, frigoriferi, televisori, lavatrici. Nel 1982 con un referendum l’80% della popolazione si espresse per cancellare il Ministero dell’Agricoltura, proprio per stigmatizzare che di questo settore la popolazione sceglieva di farne a meno. Che miopia! Con quel referendum non si dava alcuna importanza alla gestione ed alla cura del territorio.

Poi le fabbriche vennero dislocate. Mentre il territorio è difficile dislocarlo. Quindi l’agricoltura venne in parte ripresa pur cambiandone nome. Ma il settore feed, quello che si dedica alla produzione di derrate alimentare, continua ad avere una pessima reputazione dalla società. Gli animali puzzano, vengono tenuti prigionieri, gli animali si debbono amare, non si devono uccidere. Eppure era ed è il settore nel quale ho svolto e svolgo le mie attività. Non ho fatto altro dal 1960 in poi.

Da qui la mia ossessione ad avere comportamenti ed atteggiamenti virtuosi. Dato che viene visto molto male è fuori luogo che gli addetti abbiano degli atteggiamenti e comportamenti che, anche nei piccoli dettagli, possono rafforzare il posizionamento negativo.

Questo comportamento poco professionale è dato da un alimento che viene preparato con Cobalto Acetato. Un oligoelemento assolutamente necessario per i ruminanti per lo svolgimento delle loro funzioni metaboliche. Ma è anche un oligoelemento con dei problemi. Ed è per questo che l’EFSA impone per taluni sali l’obbligo di far presente che durante la manipolazione si debbano osservare, anche per la movimentazione e manipolazione degli alimenti, delle misure protettive per quanto riguarda l’inalazione ed il contatto: quindi maschere (quelle veramente professionali) e guanti. Per questo l’EFSA ha riconosciuto che la diluizione di Cobalto, che ho partecipato a mettere a punto, deve essere sicura. E ha approvato questa diluizione senza alcuna indicazione, data la comprovata sicurezza per i manipolatori e per quanto riguarda il superamento degli stress tecnologici lungo tutto il percorso di filiera.

L’etichetta del mangime riporta, in piccolo, in mezzo ad altre piccole diciture che gli operatori debbano indossare degli indumenti protettivi. Ma non parla ne di inalazione ne di contatto.

Le emissioni del mangime contengono Cobalto. Chiunque è in grado di comprovarlo ed oltre alle puzza può calare l’asso da 11 punti: “questi nel territorio spandono emissioni contenenti un prodotto pericoloso.!.”.

Comportamento molto poco professionale.

Questi sono i nemici.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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