Non posso non riconoscere che le specifiche che le diluizioni di tutti gli additivi debbono avere per venire utilizzati nel settore feed e la maggiore attività del microbiota sono due miei pallini. Non perdo occasione, anche se stiamo parlando delle rose oppure della flora dell’artico di, comunque, arrivare a questi miei due punti. Il settore feed, ed intendo il settore che riguarda l’allevamento degli animali da reddito, dalla genetica, alla gestione, alla preparazione dell’alimento ed alla sua somministrazione, sino alla macellazione ed alla trasformazione in presentazioni pronte per il consumatore, alle risorse che vi sono adibite lungo tutta la filiera, attraversa momenti difficili. Oggi è la soia argentina, il grano ucraino, il costo delle energie, i patemi per i pagamenti. Ogni settore attraversa momenti difficili. Ci sono sempre stati e non ho mai operato senza ritrovarmi in hard times. Quindi l’emergenza del pericolo è insita in qualunque momento dell’espletamento dell’attività operativa.

Quando mi sento opporre la difficoltà di avere a disposizione l’attenzione del decisore, per le più svariate ragioni, vedo Sam Weller, il lustrascarpe servitore del Signor Pickwick, che appoggiato ad uno stipite, con il suo cappello in mano, ricorda di quel padre, in lagrime e gramaglie per il funerale del figlio, che alla cameriera che gli porgeva, per aiutarlo a metterle, delle scarpe, disse: Non quelle, sono strette.

Morte di un figlio e scarpe sono due opposti, eppure in questo caso è un paragone calzante, in ogni senso. Anche se pensi di essere in un mare di guai ciò non toglie che continui a fare qualcosa di non corretto.