Ritrovo a Melide l’intimità dell’ufficio  in quel di Correzzana, con lo splendore della luce della piscina. Melide mi racchiude. Nullo die sine linea per l’amichevole discussione con Chiara e Veronica sulla comunicazione. Le riflessioni relative alle difficoltà del coordinamento delle attività R&D mi hanno fatto riflettere sulle ragioni delle diffidenza dei giovani nei confronti dei nostri, ancorchè, modesti risultati. La tecnologia ha avuto non una rottura, ma una megarottura, sconquassando tutto, arrivando alla moda woke della cancellazione. Se una qualsiasi cosa o applicazione (prodotto, idea, scritto, attività, racconto, storia) è stato fatto PRIMA, è da NON considerare, è deleterio. Stiamo vivendo il passaggio generazionale anche del settore. Settore declinato al maschile con età di molto superiore ai 65 anni, mentre si affacciano, nelle università ed altri corsi, il femminile, prendendo responsabilità.

E assistiamo alle discussioni degli over che considerano poco affidabili i giovani e non vogliono mollare le redini.

La discussione con Chiara e Veronica è partita da qui. Ed ho portato ad esempio l’immagine trasferita nei rapporti annuali in merito alle attività R&D: l’uomo (potrebbe essere uomo/donna) che porta sulle spalle un fanciullo (potrebbe essere maschio o femmina). Esaminiamo l’immagine: l’adulto prende sulle spalle il giovane, il giovane è d’accordo di andare sulle spalle perchè si sente a suo agio, comunque non insicuro. L’adulto potrebbe avere dell’affanno anche se la figura non lo mostra. La domanda è: chi vede oltre?

Nullo die sine linea non è limitato allo scrivere, anche se con la digitalizzazione, la mano ha perso la fluidità delle curve, lo spessore nelle linee diritte, la scrittura è talvolta di sghimbescio. Scriviamo e leggiamo moltissimo, tutti sono con il telefono davanti e digitano o leggono, non stanno mai fermi. Ma scrivono? Leggono? La risposta è si ma ritengo che questo non rientri nel consiglio di Plinio. La lettura e la scrittura sono un elemento del pensiero, quando i dubbi e le auto critiche si fanno spesse.

E’ un argomento da approfondire e da condividere.