Da Melide, dopo averla discussa con il ristretto team di amici ho deciso di inoltrare questa lettera al Ministro delle Finanze, dr. Giorgetti. Scrivendola a Sulbiate dove mi sono fermato per bermi un caffè.

Egregio Ministro delle Finanze dr. Giorgetti,

opero in una PMI, almeno così veniva a suo tempo chiamata, e do importanza alla non distorsione della concorrenza, sia all’interno della UE che verso il mondo. Uno dei temi che mi scaldano è la pochezza della valorizzazione delle attività di ricerca e sviluppo, io le chiamo R&D, che lo Stato italiano dà rispetto ad altri Paesi UE. La criticità della valorizzazione delle attività R&D si ripercuote sul senso del ruolo di ogni risorsa, e quindi nei post su questo non letto blog, ho trattato dovente il tema del credito d’imposta per le attività R&D. Le attività R&D non vengono eseguite per il credito d’imposta ma per assicurare il proseguimento dell’attività, nei diversi aspetti che riguardano ogni funzione che ricopre un incarico. Aumento della conoscenza e rilevanza della applicazione per ottenere un ulteriore aumento della conoscenza e così via. Ma oggi Le scrivo per le spese relative alla benzina. Noi seguiamo due PMI: chiamiamole A e B.

A ha speso 28.094 € percorrendo 239.846 km.

B ha speso 11.007 € percorrendo 93.970 km

I km sono effettuati per visitare le attività che vengono svolte in campagna, in altri territori.

Sia A che B, malgrado le situazioni hanno chiuso il loro bilancio in positivo, quindi pagando le tasse. Ora Le chiedo se non sia il caso, riletto il post relativo alle accise, di restituire come credito d’imposta quella parte del 58% di accise che vengono pagate alla pompa. Se ho usato energia per fare risultato e sul risultato tu Stato (quindi noi) ti abbiamo pagato le tasse (circa il 50%), restituiscimi, come segno di educazione almeno, parte delle accise che da speculatore mi hai tolto.

Non le pare sia una cosa da fare? Noi per noi. Da noi per noi.