cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
Marcello è un recente collega. Ha avuto diverse esperienze, in altre attività zootecniche, e viene dalla Valtellina. Mi parla della Valtellina come un innamorato. Da piccolo, con mia madre, ho passato le vacanze d’estate a Sacco in Val Gerola, e mi ricordo l’odore del pezzo di casa del falegname Fazzini che affittavamo, e le sue formose e succose tre figlie, di cui ricordo il nome solo di Gemma e Fabiana.
Marcello mi ha fatto un dono: la robiola. Dicendomi “Mangiala dopo averla tirata fuori dal frigorifero almeno 15 minuti prima.”. La Robiola, per me non è un formaggio: è la gioventù. E’ il seminario. A Lodi in Via XX Settembre. Ci sono rimasto dagli 11 ai 15 anni. Due volte alla settimana di sera la cena consisteva oltre ad un primo leggero, ad un secondo di formaggio (stracchino o robiola) con marmellata. Tel se perchè se ciama strachìn? Perchè l’è fai cun el lat d’la vaca straca da un viag. Un lat chel val poc. Robiola ‘l so no.
Ne parlavo con Fabio e Mauro nella pausa pranzo e ricordavo che il grana quando ero piccolo era una forma come l’attuale ma dipinta (?) di nero. Ho chiesto perché? Fabio con tanto di laurea in tecnologie alimentari non lo sapeva che fosse nera e non ne trovava una motivazione tecnica. Forse per la conservazione.
Robiola e stracchino sono due formaggi poco conosciuti, non pubblicizzati, ma che portano con sé la cultura di un territorio, di usi. Sono dei non marchi, ma per me e tanti come me, sono dei marchi dentro, quindi hanno ancora più valore. Questa cultura deve essere coltivata, trasmessa, perché trasmettiamo noi stessi, quelli che ci sono stati prima di noi. Le persone passano ma il territorio resta. Questo lo dimentichiamo troppe volte e lo applichiamo solo a poche cose. Non applicandolo togliamo del senso. E se togliamo il senso si perde anche quello per il quale esistiamo qui e ora. Hinc et nunc. Grazie Marcello. Mi hai regalato il refresh di ricordi che mi hanno fatto del bene. Non ho mangiato la robiola, mangiavo un pezzo di me, e Franca, vedendomi ridere, ha voluto sapere il perché.
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