Il senso
2024-12-03non sempre ciò che capiamo è quanto tratteniamo da quello che ci viene detto e non sempre ciò che campiamo poi lo applichiamo e se lo applichiamo facciamo del nostro meglio.
Sempre in Piazza Grande a Locarno. Si ritorna sul tema del bullismo. Davide mostra il filmato sul suo telefonino di una donna adulta, che urla contro dei poliziotti affermando che li vuole vedere morti, lancia epiteti ed è, lo riconosciamo tutti, scalmanata. Qualcuno fa osservare che nella mano sinistra ha una bottiglia, forse di birra, mentre la destra mima i gesti per colpire, fare del male, uccidere. La donna, poi si scopre sia una prof. Precaria, si dice, e che si batte affinchè il suo precariato finisca, vuole un posto sicuro a vita nella pubblica amministrazione. E si sa che prima o poi, questa categoria viene sempre accontentata. Tutti ci ricordiamo i 60.000 professori assunti da Hollande prima della primarie, quando ancora pensava di concorrere. E torniamo sul bullismo. E torniamo sulle responsabilità che Civiltà Cattolica metteva, a larghe mani, sulla famiglia. Ma qualsiasi ragazzo o ragazza vive di più con i prof. E questo è uno dei prof. Che insulta e se può vuole uccidere il poliziotto, non in quanto lo conosca, ma solo per ciò che rappresenta, e rappresenta un pubblico impiego. Ed il poliziotto rappresenta la nostra necessità di vivere in un ambiente ordinato. Mentre viene punito l’atteggiamento aggressivo di qualsiasi poliziotto, e diciamo poliziotto in senso largo, non viene assolutamente punita l’aggressione fisica e verbale dei contestatori, dei black, dei questa come di altre prof. Troverà sempre, ed è sicuro, un giudice che la reintegrerà, qualsiasi cosa abbia commesso.
E noi dovremmo accettare che questo tipo di risorse siano immesse nel circuito dell’educazione? Portare dove? Quindi non meravigliamoci se i bulli aumentano e pestano, talvolta sino alla morte, e fanno atti di vandalismo contro persone e cose per noia, per rabbia. I maestri sono questi. Ne basta uno.
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