emissioni di Co2
2025-03-31emissioni naturali ed emissioni entropiche: qualche cifra
Che la quinta colonna ci fosse era un dubbio, anche se era difficile immaginarselo. Vedendo e rivedendo le attività, dalla riserva e nella calma sabbatica (creatrice), la nebbia svapora. La quinta colonna opera almeno dagli anni ’60, quando è iniziata l’attività industriale del settore zootecnico e dell’alimentazione. Ha avuto obiettivi diversi e diversificati durante l’evoluzione sino ai nostri giorni. E’ alle dipendenze di organizzazioni straniere che hanno interessi vitali nella continuazione della allocazione delle loro superproduzioni. Perché sovra producono? Perché mantengono posti di lavoro, occupazione, migliorano continuamente il loro know-how gestionale e produttivo (M. Rocard 1972). Dato che la tecnologia è conosciuta e legata al territorio DEVONO necessariamente avere delle strutture di appoggio per far sì che il loro obiettivo (mantenimento o aumento) venga raggiunto. Ecco perché è stata costruita con il tempo la quinta colonna. Alcuni vi militano senza esserne a conoscenza ma sono seguiti, accompagnati per mano dai nemici, e sono messi nei punti chiave.
La quinta colonna si suddivide in due falangi:
Anauto: IMPEDIRE che, pur avendo tutto, ma proprio tutto, la COLONIA arrivi all’autoapprovvigionamento.
Autoclastia: DISTRUGGERE ciò che può portare alla produzione locale, seppure in presenza di risorse (in tutti i sensi).
Esempi di ANAUTO:
Morale: da 1 milione di scrofe degli anni ’80, siamo scesi a 600.000, oggi siamo a < 300.000 mentre sono aumentate in E, F, D, DK, ND.
Leave a comment