Il senso
2024-12-03non sempre ciò che capiamo è quanto tratteniamo da quello che ci viene detto e non sempre ciò che campiamo poi lo applichiamo e se lo applichiamo facciamo del nostro meglio.
Ci troviamo a casa mia in Ascona con un tempo grigio ma con sprazzi di un pallido sole. Nel sud degli USA si sta svolgendo il dramma di un uragano. La discussione è sulla difficoltà di essere padri. Mi fate vedere il libro, le dichiarazioni di padri single, o gay, e siete tutti convinti che la difficoltà sta tutta da una parte, quella del padre. Non la penso allo stesso modo. Già nel 1980 affrontai l’argomento e lo rimisi in forma in questo scritto del 1985. La difficoltà c’è, ed è quella di essere figli, non padri. Personalmente ritengo che lo schema razionale seguito sia ancora valido anche se è intervenuta, sono passati quasi quarant’anni, più di una frattura. Quali fratture? Ve ne sono diverse. La prima è la perdita dell’identità. L’identità ha bisogno di riferimenti, di radici. Noi abbiamo portato avanti l’accelerazione messa in moto nel 1968, sicuri di avere molti elementi per tenere salda la nostra identità ed abbiamo cancellato la religione, credendo di annullare la religiosità, abbiamo smaltito poco per volta le ideologie politiche, credendo di avanzare nella libertà, abbiamo cercato di abolire i confini per non sentire la parola Patria, o Nazione, ed abbiamo favorito, convinti, la globalizzazione, ed il risultato è davanti a noi: vogliamo guardarlo? Possiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto? Possiamo, senza essere orgogliosi, sentirci bene con noi stessi per quello che abbiamo contribuito, volenti o nolenti a fare? Oppure dobbiamo vergognarci, e dobbiamo vergognarci ancora di più giudichiamo un bene quello che sta davanti a noi: la nostra identità, le nostre radici, i nostri punti di forza, la nostra libertà nei nostri confini che comprendono tutto quanto costruito da quelli prima di noi e da noi, la distribuzione del benessere sociale, le opportunità sociali. E mi parlate della nuova generazione? La nuova generazione ha i problemi di ogni generazione, ma questa, attuale, ha noi, ed aggiungo: ha purtroppo noi. Come sapete ho già fatto la mia proposta. Che tutti coloro che hanno meno di 25 anni nel mondo facciano una scorta di acqua minerale e poi mettano dell’arsenico negli acquedotti. Che non stiano a fare delle liste degli over 25, che vengano tutti eliminati. Tanto di stupidi, come dice Cipolla, ce ne saranno anche tra gli under 25, come è naturale.
Vogliamo approfondire lo schema razionale? Intanto toglietevi dal viso quel sorrisino da padri. Voglio davanti a me dei flagellanti, della gente piangente, che per sovrappiù a messo al mondo anche dei figli.
Incominciamo bene, dice Davide, chissà cosa tirerà fuori adesso questo qui. Ma se stanno tutto il giorno a non fare niente, sono sdraiati, sempre con il loro telefonino o iPad e le loro cuffiette, e conoscono molto bene il percorso divano frigorifero. Per il resto niente. E mi pare che adesso mi dici che è anche colpa mia?
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