incertezze 02

incertezze 02

Nessun commento su incertezze 02

Continuiamo nello spazio interno della biblioteca di Locarno, dove Davide ha riletto alcune pagine di Baverez su Commentaire.

Al 2100 la catena di avvenimenti apporterà dei cambiamenti. La popolazione mondiale sarà intorno a 11,5 miliardi d’abitanti, tutti abbastanza vecchi salvo l’Africa che avrà 2 miliardi di abitanti in più mentre l’Europa ne perderà 100 milioni. L’umanità sarà concentrata in grandi megalopoli presso le coste costituendo una rete di città-mondo dove di troveranno i talenti, i capitali, le rendite e l’innovazione. La globalizzazione ha mescolato le forze d’integrazione e permette lo scollamento del Sud e la destabilizzazione delle società sviluppate, per la concorrenza. La crisi finanziaria e le tecnologie favoriscono la frammentazione dello spazio mondiale e la fine dei poteri di potenza, che mettono in difficoltà la supremazia occidentale. Anziché le previsioni di pace perpetua previste da Fukuyama, avremo visto dei conflitti nazionalisti e religiosi. L’islamismo cerca e cercherà di fomentare una guerra di religione a scala planetaria. Questo è avvenuto in diverse tappe: 1979 la rivoluzione iraniana restaura la teocrazia. Nel 2001 gli attentati dell’11/9 provocano un ciclo di guerre a catena, dove la religione gioca un ruolo centrale sul fronte interno all’islam, tra sunniti e sciti, e sul fronte esterno con l’esportazione della jihad nell’Occidente. Dal 2011 il fallimento delle rivoluzioni mussulmane porta alla restaurazione di autocrazie in Egitto, Turchia, Libia e Siria. Il progetto del califfato riunisce dapprincipio i salafiti, le minoranze sunnite, le antiche élite abasside, i giovani militanti che vengono dall’Europa, dal Maghreb e dall’asia centrale, al fine di portare la jihad in tutto il pianeta, attraverso l’utilizzo di cellule dormienti e di un attivismo che va ad attaccare le deboli,  vecchie e screditate democrazie occidentali. Le sconfitte avvenute a Mossoul e Raqqa non contano assolutamente niente in questo progetto. Bavarez afferma “[l’islam] è un nemico interno ed esterno che copre tutto lo spettro della violenza, mobilizzando i mezzi di uno stato così come degli individui squilibrati che si nascondono nella marginalità e verso la radicalizzazione. Avendo come motore la jihad. Avendo come strumento di propaganda una continua ascensione alla violenza estrema, attuata con delle reti sociali.”. Osservo: “e noi, in tutto questo che non abbiamo più una identità, abbiamo mentalmente reciso le nostre radici.”.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

Related Posts

Leave a comment

Back to Top