cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
il Notiziario era una rivista mensile che vaniva tradotta dall’olandese. L’Olanda in quel periodo (1960-1965) era riconosciuta come all’avanguardia per le notizie che riguardavano il settore. La rivista in olandese veniva tradotta dal mio capo, il Geom. Peco. Gli articoli venivano poi scritti a macchina su delle matrici in cera. Il tutto veniva gestito dall’Ufficio Stampa Philips nella sede in Piazza IV Novembre a Milano. Gli indirizzi erano trasferiti su una targhetta in metallo. Il lavoro consisteva nella stampa con il ciclostile, l’inserimento in una busta con l’indirizzo, e poi spedita via posta. Un lavoro extra per l’Ufficio Stampa di PHILIPS, in altre faccende affaccendato, e che veniva eseguita nella giornata di sabato, quindi con degli straordinari per l’Ufficio Stampa, i cui operatori erano interessati.
Il trovare gli indirizzi era il punto critico in quanto l’attività relativa agli allevamenti, ai produttori di alimento, che allora si chiamava semplicemente mangime, era libera. Eravamo arrivati a raccogliere oltre 3.000 nominativi con il passa parola e con delle schede che venivano compilate, da chi desiderava ricevere la rivista, in occasione delle Fiere e con il passa parola. Le Fiere erano Varese, la più importante che si teneva a Varese alla Villa Ponti, a Verona che oltre al cavallo, per cui era nata, si era allargata ad altre specie: volatili, suini, bovini, ed a Forlì che aveva sostituito la Fiera di Varese e la mitica Cremona.
Questa attività non era ben vista, in particolare dal Rag. Roberto Mondini, che operava, sempre in Philips nella Sezione Duphar, reparto farmaceutico. Il non ben visto era dovuto ad una gelosia di principio nei miei confronti, nel mio capo Geom. Peco, e nei colleghi Aurelio Meregalli ed a Pinuccia, segretaria di tutti. Il Rag. Mondini inviò un promemoria, era il 1963, all’Ing. Le Coultre, che faceva parte della Direzione Philips spa, in cui si metteva in dubbio l’efficacia della pubblicazione della rivista. La comunicazione venne inviata al responsabile dell’Ufficio Propaganda: il dottor Umberto Domina. Una figura mitica all’interno di PHILIPS. Il Dr. Domina divenne poi un autore di spettacoli (Clerichetti, Domina e Starace, mi sembra di ricordare come trio di autori). il dr. Domina aveva pubblicato in quel periodo un libro: La pubblicità è la mina del commercio, che faceva parte della catena Errori di Stumpa e che raccoglieva strafalcioni pubblicitari, biglietti da visita veramente strani. Ne ho una copia nella mia libreria. Striscia la notizia ante litteram.
Venni convocato dal dr. Domina. Mi fece leggere la comunicazione e mi disse di commentarla. Era di sua competenza poiché l’Ufficio Stampa era sotto la sua direzione. Non sapevo esattamente cosa rispondere. Feci presente che per noi era importante disseminare le notizie mensili che provenivano dalla sede Duphar, in Amsterdam – in Via Apollolaan, la sede degli uffici di Duphar. Il dr. Domina mi chiese come poter rispondere. Dissi: “Semplice, per due numeri inseriamo una cartolina postale. Chiunque desidera ricevere ancora la rivista gratuita deve inviare la cartolina, inserendo il proprio indirizzo e gli animali (consistenza e numero e specie).”. Il dr. Domina rispose che due numeri erano pochi. Non ho mai giocato a poker ma in quel momento il rilancio mi venne spontaneo: “La cartolina postale dovrà essere affrancata”. Il dr. Domina mi ripose sorridendo “Ma nessuno metterà il francobollo! Meglio inserire una cartolina postale già affrancata e per questo avrebbe pensato l’Ufficio Postale Philips.”. Risposi: “Se uno è veramente interessato a ricevere la rivista dovrà fare almeno lo sforzo di mettere il francobollo e spedire la cartolina.”. Il dr. Domina sconsigliò con vigore ma il memoriale aveva avuto una certa eco e quindi ci voleva una risposta che avrebbe dovuto convalidare l’importanza delle nostre attività. E così avvenne, inserimmo la cartolina postale nei 2 numeri seguenti ed avemmo oltre il 50% di cartoline postali affrancate come risposta.
Tutto cambiò. Fu un successo e da quel momento la Sezione Duphar, Reparto Feed crebbe come considerazione. Il tutto venne da allora gestito dall’Ufficio Propaganda. Mi incontrai con l’art director Denaro o De Naro che disegnò degli animali stilizzati, che ancora oggi utilizzo quando posso, diede una forma grafica al tutto, venne eliminata la busta, la rivista divenne qualcosa di professionale. Arrivammo a 5.000 indirizzi.
Nelle risposte ricevemmo anche quella dell’incubatoio del Convento di Camaldoli con una annotazione che diceva pressapoco così: “Siamo lieti di ricevere la rivista, vi preghiamo però di voler correggere il nostro indirizzo in quanto siamo un incubatoio.”. Andai a prendere la targhetta in metallo. Questa aveva una b in meno ed una l al posto della b. Portai la cartolina e la targhetta al dr. Domina, chiedendo di essere ricevuto dalla sua segretaria. “Sono veramente contento di quanto mi porta e lo terrò in considerazione in una mia prossima pubblicazione”. Non ho conservato la cartolina e la targhetta perché se le prese il dr. Domina.
Piccoli aneddoti di storia spicciola.
Leave a comment