DECONSUMO
2024-11-04i consumi calano un pò in tutto il mondo. Le ragioni?
F: Buongiorno a tutti noi che abbiamo scelto la frugalità degli spostamenti. Il male oscuro della Zambrano vale, e ancora di più, in questo 2022 con l’aumento speculativo delle energie e degli alimentari.
D: Il male oscuro stava a significare quella voglia di evasione, di fuga, di esodo. Ma, a ben vedere, anche di senso di smarrimento nelle code e nelle attese. Stranamente, soprattutto in estate, molte persone vogliono radunarsi altrove, migrare, per poi sentire, talvolta, l’inutilità del prolungamento dell’esodo, nell’accorgersi che la manna non viene dal cielo, e che il ritorno al senso delle proprie attività ha un valore maggiore rispetto al senso del carpe diem. La avevamo chiamata la sindrome della tangenziale: la demenziale voglia di trovarsi in fila, senza possibilità di cambiare itinerario.
F: E’ tempo di luna piena e ieri sera, con il cielo nuvoloso, era difficile individuare stelle cadenti. Ma la luna era davvero splendida. Ho provato il senso del tutto, dell’essere presente per ammirare e trovando soddisfazione nell’ammirare. Abbiamo parlato dei diversi scenari possibili relativi agli immobili, alle case, alle città medie e grandi. Che ne dite di una riflessione interna?
S: Che vuoi intendere?
F: Sono stato tentato di portare qui il libro sugli esercizi spirituali di S. Ignazio. Potremmo farli insieme, da soli, qui nel chiostro della Biblioteca. Lo spazio non è importante, acquista valore un rumore attutito dell’esterno.
D: Sono convinto che siamo capaci di ritrovare il silenzio anche in Piazza Grande. Almeno io ci riesco se l’argomento della riflessione mi prende. Ma che stai leggendo?
F: E’ il terzo libro della trilogia “Century” di Ken Follett, scomparso recentemente. Ho preso in mano la trilogia che inizia con La caduta dei giganti, prosegue con L’inverso del mondo, e questo terzo ha il titolo I giorni dell’eternità. L’inverno del mondo mi ha preso. Sono arrivato alla trilogia dopo aver finito il libro di Vasari sulla vita, talvolta, molto succinta, degli artisti del suo tempo. E che tempo! E che scuole! Tutti sentivano importante la ricerca e la conoscenza per marcare anche piccole evoluzioni.
D: La vita di chi ti ha colpito maggiormente?
F: Più che la vita il filo rosso è stato il miglioramento della conoscenza e delle tecnologie utilizzate, superfici, prospettive, colori, pose, luci, stabilità nel tempo del lavoro, interferenze dell’umidità, dell’impasto. Tutti erano interessanti in particolare Giotto, Raffaello, Leonardo, e il gigante Michelangelo, ma anche artisti di cui non conoscevo il nome. La scrittura del Vasari è giornalistica, sarebbe stato veramente un onore l’averlo tra noi. Parla di cose che conosce, che ha visto, che ha studiato, che ha criticato, che ha vissuto, che ha contemplato. Per me è stata una lezione di cosa significhi fare ricerca e sviluppo, e di come marcare la propria attività come senso e come tempo. Una lezione magistrale. Un libro che consiglio ad ogni giovane, con il messaggio che non si arriva mai, e che il tutto si svolge passo dopo passo, rivedendo dando senso al perché e al come si è svolta l’attività.
S: E’ disponibile anche nella biblioteca. Ma so che tu preferisci un tuo libro perché ho potuto vedere che sottolinei, annoti, fai delle osservazioni.
F: E’ vero. Ho preso recentemente, nella mia libreria, alcuni libri di Bertrand Russell, di cui ho letto in tempi passati. Quello che mi ha meravigliato è stata la superficialità, talvolta la sbandata di miei commenti scritti in matita o penna sui margini. E come ero fuori strada rispetto a quello che ritengo attualmente. Si cambi, perché tutto evolve e si trasforma.
S: Anche cambiare opinione o sentire significa dare un senso all’evoluzione del tempo e della esistenza.
F: Ma qui si introduce Ortega Y Gasset, e non si finirebbe più. Caffè?
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