Sono in Ascona e mi viene detto che a collecchio il latte italiano non è gradito e viene data la preferenza al latte francese. Quando avvenne l’acquisto avevo affermato che i più scontenti erano i produttori di latte dell’est, i tedeschi, gli olandesi, i belgi, i produttori di latte senza latte: quasi tutti i paesi intorno a noi, ma non i produttori italiani.
A collecchio di latte italiano ne era sempre transitato molto poco. Ho una esperienza diretta e personale sul rapporto collecchio – aflatossina – latte italiano, quindi mi assumo la responsabilità di quel che affermo.
Con Lactalis le cose non sono andate, non vanno e non andranno certamente a migliorare.
Ma questa è economia. Ora si vende il latte non latte, il latte senza lattosio, di tutto ma non il latte munto da vacche italiane.
Che fare?
Niente, tirare a campare. Quando era tempo si dava importanza a tutt’altro. Adesso non è più tempo.
Del latte poi che si sversa sul terreno per protesta dubito che abbia un significato o che possa portare a dei miglioramenti concreti.