DECONSUMO
2024-11-04i consumi calano un pò in tutto il mondo. Le ragioni?
A: Salute a te, vecchio mio.
F: Salute e serenità anche a te.
A: Ho ascoltato i tuoi commenti relativi al greenwashing e vorrei che mi chiarissi quali ritieni siano i possibili sviluppi e ricadute.
F: Non sono un indovino. Il greenwashing si riferisce a mettere in luce delle affermazioni che tendono a dare una informazione errata al consumatore, inteso in senso lato, relativamente all’aspetto del rispetto della natura. L’etimo principale è washing. Si lava per togliere lo sporco evidente e anche non evidente. In questo caso il termine green si riferisce al lavaggio di tutto quanto concerne una non corretta informazione relativamente a pratiche che sono relative al rispetto dell’ambiente e della natura. Almeno io la interpreto in questa maniera.
A: Stai dicendo che ci sono altre forme di washing, forma di lavaggio?
F: Si, ma questo è un aspetto che potremmo esaminare insieme agli altri. Un bucato, e fatto con energia, dovrebbe anche riguardare ciò che chiamo socialwashing ed è relativo allo sviluppo sostenibile, ma avremo modo di approfondire e di chiarire.
A: Perché accosti con frequenza il greenwashing al biologico?
F: Dire biologico è un termine troppo vasto, tutto è biologico in quanto vive e si trasforma in maniera naturale. Per biologico, in questo contesto, si deve precisare meglio che si intende le affermazioni, le assicurazioni di quei soggetti, attori, che svolgono le loro attività e dichiarano, assumendosi delle responsabilità che lo fanno in maniera naturale, senza l’impiego di sostanze non naturali, e che sono rispettose dell’ambiente e del territorio in cui operano. Se sei d’accordo su questi confini è possibile usare il termine biologico, anche se mi limiterei ad una contrazione utilizzando solamente il suffisso o prefisso bio.
A: Si sono d’accordo. Io stesso, nelle mie attività e negli acquisti di ciò che mi abbisogna, dò importanza al modo in cui viene ottenuto il prodotto, dando la preferenza a quello che, mi viene detto, venga ottenuto in maniera più naturale e nel rispetto dell’ambiente e del territorio, più bio possibile, insomma.
F: Aggiungici anche nel rispetto della vita e della sicurezza.
A: Sono d’accordo sull’aggiunta.
F: Hai fatto centro quando hai sottolineato quello che mi viene detto. Il greenwashing punta lì. Talvolta quello che ti viene detto non è tutto, ma solo una parte, oppure ti viene detto in una maniera che tu interpreti, mentre chi te lo dice lo interpreta in un’altra maniera, o meglio vuole che tu lo interpreti in una maniera a lui più conveniente. E se lo sa e se lo fa con consapevolezza, ti sta imbrogliando. Ed in questo caso il lavaggio è quanto mai opportuno. Ritornando al legame con il bio mi trovo costantemente di fronte a delle azioni di comunicazione e di propaganda che si richiamano al concetto di bio, ma, e porto l’esempio che conosco e che ho approfondito, non tengono in alcuna considerazione la sicurezza degli operatori per quanto riguarda l’esposizione e la poliesposizione, e non tengono in considerazione le emissioni che avvengono nell’ambiente esterno e quindi nel territorio e, se gliene parli, ti dicono che non è il momento e ci sono altri punti più importanti. Ora se questo non viene considerato io ritengo, ma questa è una mia opinione personale, che si debba avere dei dubbi sulla credibilità e sulla sincerità di talune informazioni. Se non dai importanza alle emissioni sul territorio come puoi dire di avere cura dello stesso? Se dai importanza alla salute del consumatore come puoi non dare importanza alla sicurezza di coloro che manipolano, lungo tutta la filiera, o che utilizzano, anche in parte, ciò che serve all’insieme del prodotto finale?
A: Mi puoi fare degli esempi concreti?
F: Lo faremo insieme anche agli altri per mettere a confronto le nostre opinioni. Sei d’accordo?
A: Si, sono d’accordo. Più occhi vedono meglio di uno.
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