cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
Era il 1965. Avevo 21 anni e lavoravo in PHILIPS spa nella Sezione DUPHAR. Il mio stipendio era di 120.000 lire al mese. La trasferta veniva pagata 1.300 lire per giorno. Dopo aver partecipato alla Fiera di Forlì, dedicata ai polli, che aveva sostituito la Fiera di Varese, che si teneva alla Villa Ponti, avevo convinto il Reparto Propaganda di PHILIPS a partecipare alla Fiera di Cremona. Era la prima e riguardava il latte, quindi i bovini da latte. La durata prevista della Fiera era di 10 giorni. Quindi un’occasione ghiotta per arrotondare il proprio stipendio. Lo stand veniva montato e recuperato dal Reparto Manutenzione di PHILIPS che operava a Monza: quindi anche per loro valeva la trasferta.
In quel periodo era importante conoscere gli operatori in quanto l’attività zootecnica era libera: allevamenti, produttori di mangimi, operatori zootecnici. La prima legge che normava il settore della produzione di premiscele per mangimi era del 1963: quindi preistoria per il settore. Una delle attività principali di quel periodo era ottenere i nominativi di coloro che operavano nel settore che stava per nascere. Si raccoglievano i nominativi compilando una scheda che poi serviva per inviare il Notiziario, una rivista tradotta dall’olandese che veniva inviata gratuitamente. L’elenco dei nominativi che avevamo racimolato in 5 anni arrivava a 5.000 operatori. Questo risultato aveva superato una prova che sarà oggetto di un post particolare.
Il mio ricordo è che la prima Fiera si svolse su di un campo di calcio in terra battuta. Vi erano solo due stand: uno era della Centrale del latte di Cremona con delle hostess, allora le chiamavamo signorine, che servivano dei bicchieri di latte gratuiti; l’altro era lo stand della PHILIPS.
Alloggiavo con il collega Aurelio Meregalli, in un bar ristorante sulla Via per Mantova, gestito da una famiglia che comprendeva due figlie, di cui una si chiamava Flavia. Le camere erano al primo piano, non avevano il bagno. Avevo concordato che dormire, la colazione, il pranzo e la cena costavano 1.000 lire al giorno, quindi un guadagno netto di 300 lire al giorno, in 10 giorni 3.000 lire, un 2,5% in più per quanto riguarda lo stipendio.
Ho chiesto all’ente fiera se il mio ricordo è esatto. L’obiettivo è verificare l’esattezza del ricordo.
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