Il senso
2024-12-03non sempre ciò che capiamo è quanto tratteniamo da quello che ci viene detto e non sempre ciò che campiamo poi lo applichiamo e se lo applichiamo facciamo del nostro meglio.
Il ritrovarsi, con alcuni amici, ai tavolini di uno dei bar in Piazza Grandi con una temperatura di 28° e con i colori dei fiori nelle aiuole e sulle piante è davvero un dono grande. La conversazione tocca diversi punti, alcuni dei quali già trattati. La morte decretata da dei giudici per il bambino inglese è allarmante. La corte di giustizia europea che ritiene non ricevibile un appello dei genitori rende ancora più perplessi. Certamente non ne sappiamo molto, ma perché arrivare ad una sentenza di giudici su un bambino, anche portatore di disturbi difficilmente diagnosticabili e ritenuti assolutamente incurabili (ma se non ho diagnostica come posso curare?), con dei genitori che vorrebbero avere la vita del loro bambino sino all’ultimo respiro? Magari i genitori hanno voglia di notorietà? No, restiamo al bambino. Alimentato per sonda, abbeverato per sonda, ventilato in quanto incapace di respirare. E allora? Perché una sentenza? A e con che titolo? Propongo una preghiera per il bimbo, una preghiera che ognuno di noi, se si sentirà di farla, la farà in silenzio. Alziamo, in silenzio, il calice.
Davide riporta l’editoriale di Angelo Panebianco che cita le due decisioni relative al rapporto con la minoranza (ingombrante) di una religione diversa: il primo caso è una femmina che chiede che non sia permesso ad un nipote maschio di una vecchia inferma, femmina, di andare a trovare la nonna, in quanto per lei (la femmina giovane e ricoverata) disturba e dà orrore la presenza di un maschio; il secondo è la richiesta di coprire le nudità di una statua, in quel di Parma, perché alcuni mussulmani, si ritenevano offesi e turbati dalle pudenda della statua. Ed in ambedue i casi si è detto di si, si è dato ragione e quindi si crea il precedente, per una richiesta che un buon senso di identità storica e nazionale dovrebbe sotto ogni profilo negare: dire di no.
Qui è necessario un referendum. No. non un referendum, basta la legge che c’è. Si debbono rimuovere coloro che hanno avvallato tali decisioni: non sono adatti per quella funzione. Questi si che operano per avere uno spazio sui media. Sono decisamente vecchio. Perché dici questo? Perché mi sento sempre fuori posto, anzi no, è il posto che non riconosco più come mio. L’identità del posto svapora. Altro che primogenitura, qui si svilisce e si svende l’identità, e questo è un peccato davvero mortale.
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