Elezioni politiche 2018

Elezioni politiche 2018

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Giornata grigia, piovosa e fredda ci ritroviamo in Piazza Grande a Locarno. Vengo stuzzicato sulle elezioni, ma voglio prima ascoltare le dichiarazioni degli amici, che riguardano le previsioni del nuovo governo, le alleanze, le affermazioni di alcuni industriali, i commenti della stampa estera. Ma tu, perché non dici niente?

Le elezioni sono importanti perché ci sono state. L’unico verdetto che colgo è la smentita a dieci lunghi e faticosi anni di golpe. Tutto quanto è stato costruito come fosse un Lego [alta ingegneria politica] è letteralmente svaporato. Facciamo un brindisi a Svaporaz di felliniana memoria. Il tutto è stato orchestrato ad arte, ma con l’intento di non chiamare gli elettori a scegliere i loro rappresentanti, e per ottenere l’obiettivo si erano mossi in diversi ed in diverse aree dell’unione, della finanza, dell’economia. Per dieci anni vi sono state decisioni, leggi, accordi, di tutto e di più, ed in diversi settori, con il direttore d’orchestra ed i musicisti che NON rappresentavano nessuno, se non sé stessi, ma tutti erano d’accordo nel voler tenere “quegli impreparati elettori” al di fuori dalle urne: costi quelli che costi. Questo è l’unico verdetto: finalmente! E tutto si è sfaldato, è svaporato, un mito davvero surreale, era un soviet ed è venuto il 1989. Questo è, per me, il senso di quanto è sortito dalle elezioni. In questi dieci anni vi sono stati quattro governi, pensati, assemblati, abbinati dal direttore d’orchestra (quindi con il dovere di rispondergli), e addirittura un tentativo di cambiare la costituzione. Non che quanto si era previsto fosse da squilibrati, ma coloro che lo proponevano NON rappresentavano i cittadini (in effetti erano tutti argomenti di trascinamento del popolaccio, nella speranza di avere quanto meno una conferma dai votanti, una specie di avallo). Ma il referendum venne trombato per il 60%, e questo era un messaggio fortissimo, è stato un sonoro ceffone! E questi NON rappresentanti, avevano permesso (pardon: avevano dovuto chiedere elemosinando all’unico salvatore della patria, e, come spesso succede pagando pedaggio) un prolungamento davvero non augurabile di un mandato presidenziale, e tutta la combriccola ha avuto l’improntitudine eleggere un nuovo presidente. Ma che valore ha questa nomina presidenziale? Un presidente eletto da delle assemblee che non rappresentavano nessuno! Ritorniamo al referendum. Vi ricordate che ci eravamo detti che non vi era motivo di leggere quanto veniva previsto, poiché, purtroppo, era una iniziativa presa da chi non rappresentava nessuno? E lo stesso dico della nomina del nuovo presidente, dal quale ci si aspetta saggezza? Ma se è stato votato da deputati e senatori che non rappresentavano più i cittadini!

E che cosa ci si aspettava dopo questo decennale calvario sanguinolento? Che uscisse una maggioranza? E adesso state dicendo che si metteranno d’accordo pur di fare governo per dare un segnale di stabilità? Ma se i cittadini hanno votato, e forse avevano dimenticato il senso di una votazione politica [il futuro dei prossimi dieci anni] dopo tutto questo tempo, una non stabilità, volete che i loro rappresentanti prendano delle decisioni diverse da quanto auspicato dai cittadini? Allora richiamiamoli nuovamente al voto: è successo in Grecia, in Spagna ed anche in altri Paesi. Avete visto in Germania? Oltre sei mesi di trattativa in diverse direzioni, poi un faticoso compromesso. Ma prima di dare il via, un referendum delle due compagini degli elettori per esprimersi sul compromesso. Il compromesso, proprio perché compromesso, non contempla tutto ciò che era stato previsto nel programma per cui l’elettore aveva votato. Sempre deve essere chiesto ai cittadini! Il rappresentante non può, anche se le norme dicono il contrario, non essere vincolato agli interessi ed alle aspirazioni degli elettori. Allora richiediamolo. E’ un dovere. Glielo dobbiamo dopo dieci anni di golpe. Potrebbe essere che venga di nuovo votata l’instabilità, oppure che si propongano nuove coalizioni e nuove alleanze. Ma sempre, prima, chiedere agli elettori, e rispettare quanto da loro espresso. Ma non ci hai dato nessuna risposta? A me sembra che questo sia sufficiente. Parlare oltre è superfluo.

 

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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