emissioni di Co2
2025-03-31emissioni naturali ed emissioni entropiche: qualche cifra
Sono giorni di controllo, tutti attorno all’Ospedale Carità di Locarno. Mi viene chiesto di chiarire alcune disparità nell’organizzazione della sicurezza alimentare, nello specifico target del settore veterinario. Le disparità sono relativa ad alcuni aspetti: numero delle risorse per i controlli nei siti alfa (produzione ed utilizzo di mangimi), ripercussioni relative alle soglie ammesse per la contaminazione indesiderata, mancata visione d’insieme ai tavoli dei tecnici a livello UE, riduzione della credibilità nella difesa di specialità del territorio. Rileggiamo insieme i punti importanti, contenuti nei consideranda del Regolamento n. 178/2002. Al punto 30: Gli operatori del settore alimentare sono in grado, meglio di chiunque altro, di elaborare sistemi sicuri per l’approvvigionamento alimentare per garantire la sicurezza dei prodotti forniti: essi dovrebbero pertanto essere legalmente responsabili, in via principale, della sicurezza alimentare. Sebbene tale principio sia affermato in alcuni Stati membri ed in alcuni settori della legislazione alimentare, in altri settori esso non è esplicito o la responsabilità viene assunta dalle autorità competenti dello Stato membro attraverso lo svolgimento di attività di controllo. Tali disparità possono creare ostacoli al commercio e distorsioni della concorrenza fra operatori del settore alimentare di Stati membri diversi. Questo è il punto a cui faccio spesso riferimento quanto si attira l’attenzione sulla importanza delle filiere verticali e/o orizzontali. Su questo punto è bene soffermarsi ed esaminare alcuni ostacoli ed il perché si formano. Per via schematica:
Questo è uno dei punti che meritano delle profonde riflessioni e impongono una attività di formazione e informazione in particolar modo presso le associazioni e presso gli operatori del settore alimentare. Ho svolto e svolgo questa attività con poco successo: presso cooperative, presso mangimisti, presso marchi di qualità, presso macelli, presso industrie di trasformazione, e dovunque trovo risorse sorde a percorrere a fondo questa strada maestra della filiera, che comunque nei fatti esiste, ma non viene ne difesa ne riconosciuta.
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