Intendo contribuire con la mia opinione personale sul breve periodo dell’industria agroalimentare e, più nello specifico, per quanto è in relazione con l’allevamento di animali da reddito.
Ho indicato 4 direttrici che marcheranno le decisioni ed i successi sino al 2030.
Microbiota: ogni organismo si basa su una potente fonte per quanto riguarda i processi di sintesi e di fermentazione di tutto quanto è utile per tutti i processi metabolici. Equilibrio ed efficienza sono i termini di base. Valorizzare questo potenziale inizia dalla consapevolezza: sobrietà, minori ridondanze, equilibrio, eliminazione degli ingolfamenti, attenzione consapevole agli apporti. Ciascuna del milioni di miliardi di cellule, suddivise nelle oltre 1000 specie, sono avide di potere, il loro spazio è circondato da una linea di fuoco, sanno difendersi perché ci obbligano alle scelte, sono in costante informazione tra loro, con l’ambiente, e sono pericolosamente permalose. Proprio come noi? Non è esatto, siamo noi, ologrammi da carta di identità, ad essere come loro, anche non così efficienti. L’efficienza e la produttività di una fabbrica, se è anche grande, e questa è immensa, necessita di evitare ingolfamenti, troppe inutilità da smaltire. Nel breve e medio questa osservazione sarà importante. Per ridondanza intendo quello di voler fornire dall’esterno quanto le “pericolosamente permalose” sanno produrre da sole e meglio. La loro reazione inevitabilmente sarà “allora, se sei così imbecille, pensaci tu,”. Lo sciopero cellulare che riguarderà altri aspetti: umore, indolenza, disattenzione, incontrollabilità dei comportamenti, tra altri numerosi aspetti.
Qualità: Non è una parola nuova, ma che cambierà consistenza. La conoscenza dovrà essere su tutto il processo, niente escluso, neanche le specifiche della corda intorno al collo. Il prodotto agroalimentare dovrà essere rappresentato da specifiche che riguarderanno l’insieme del processo, il sistema di governance. Se una delle specifiche a monte non viene considerata oppure esaminata e definita con insufficienza, tutte le attività operative a valle avranno meno credibilità. Qualità significa certezza, ad un gradino sotto c’è la credibilità che deve portare alla certezza. C’è veramente molto da fare per eliminare le ridondanze verbali, per rivedere con professionalità le specifiche di ogni tappa di filiera. Ed il tempo non è molto. Se occupiamo uno spazio con affermazioni qualitative roboanti ma fragili, perché non controllate, dobbiamo correre poiché il consumatore perde la certezza in un attimo, per un dettaglio.
Sicurezza: Siamo faticosamente arrivati ad avere, e talvolta anche a leggere non dico comprendere, la scheda di sicurezza di ogni sostanza. I Tecnici, che vengono chiamati igienisti fanno presente che non sono conosciuti i rischi ad una esposizione frequente a più di una sostanza, a più di un agente chimico (anche qualsiasi componente naturale ha una struttura chimica). Nello specifico settore dell’agroalimentare che riguarda le derrate alimentari vengono utilizzate contemporaneamente almeno 30 sostanze (INRS – Francia – Giornale degli Igienisti). Il principio di precauzione diventa così inevitabile e la prevenzione del rischio, una scelta indiscutibile. Qualsiasi marchio di qualità o di specialità alimentare deve avere delle convalide sotto questo aspetto.
Sostenibilità: Non è una parola di moda ma un modo di posizionamento professionale imprescindibile. La consapevolezza, la formazione, il percorso virtuoso, il miglioramento del proprio handicap, il saper lavorare in gruppo, in filiera, in squadra, su un numero mano a mano crescente di punti che escludono l’impiego, oppure in caso di necessità lo riducono, ma tengono in considerazione tutti i rischi compreso il riciclo e l’eliminazione di qualsiasi resto rappresentano ruoli e funzioni che oggi sono ologrammi.
Queste quattro direttrici debbono essere i plinti di qualsiasi attività relativo all’agroalimentare. Sono la base per costruire la comunità agroalimentare: Il calore di appartenenza comune nella quale ci si riconosce, per la finalità superiore del benessere animale e la sicurezza alimentare per l’uomo e per il rispetto ed il miglioramento ambientale, per dare un senso alla vita.
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