declino di paesi e borghi
2018-12-12
Madesimo è un paese di montagna a 1.550 metri di altitudine. Un’unica strada lo collega alla Statale 36 che porta al Slugenpass. Vengo per provare a me stesso il piacere di 1 ora, massimo 2, di sci. Ho affittato una casa. Il paese, senza i turisti, mi dicono stia morendo come diversi altri. I giovani non trovano delle occupazioni stabili e se ne vanno, restano i vecchi e le residenze di vacanza. Città quindi morte per la maggior parte dell’anno. I miei amici di Lugano e Locarno mi vengono a trovare a parliamo di questo argomento. Anche loro mi riportano delle esperienze di altre località che hanno le stesse problematiche. Su Futuribles .427 di novembre 2018 si parla anche i di questo argomento, proponendo delle iniziative prese dai cittadini legati al proprio territorio e desiderosi di ridare nuovamente vita. Riporto i principi base per queste iniziative che ho discusso con gli amici. Difficile, ma perché no?
Principi
- Dei cittadini devono essere convinti e consapevoli che le loro radici sono nel loro territorio, e sono profonde, e che sono pronti ad impegnarsi dedicando del tempo ed a prendersi dei rischi per lo sviluppo del loro territorio.
- Questi cittadini debbono essere pronti ad attuare le iniziative con spirito di imprenditorialità.
- La loro idea iniziale è necessariamente irrazionale, che non significa che l’idea debba essere attentamente e dettagliatamente meditata. Irrazionale perché non deve avere limiti e non deve essere confinata o incapsulata né da risposte ad uno dei diversi progetti che lo Stato propone e finanza, né dalle differenti norme e schemi che la legge impone ai territori di redigere.
- L’idea iniziale deve essere specifica al territorio, originale e essere identificativa; si deve evitare di credere possibile di copiare un obiettivo già ottenuto in un altro territorio.
- I cittadini che diventano attori del progetto devono crederci, devono rifiutare qualsiasi osservazione o visione pessimistica proveniente da qualsiasi altro cittadino, anche dello stesso territorio.
- La condizione essenziale è che lo spirito di imprenditorialità deve avere la durata, perché sviluppo territoriale richiede del tempo, degli anni, e deve superare delle prove e talvolta degli insuccessi.
- Lo sviluppo territoriale è sempre un lavoro d’insieme, anche quando prevede o esiste un direttore d’orchestra: è necessario un gruppo che condivida il progetto e che sappia fornire un buon ordinamento territoriale, e questo presuppone di avere e di saper attuare l’intelligenza territoriale (studio, comprensione, consapevolezza, unità di iniziativa).
- E’ necessario essere pronti a usare, modificare, aggirare i regolamenti perché, se il territorio si obbliga a conformarsi alle numerose procedure imposte dalle decine di migliaia di testi normativi, si rende impossibile la riuscita del progetto.
- Gli attori devono pensare globalmente. Il progetto locale riesce solamente se il territorio sa che non è un’isola in un oceano, ma che la sua identità e la sua riuscita non può affermarsi se non si inscrive e si inserisce nella realtà reticolare del mondo e questo significa voler scartare il carattere dominante, nella letteratura e negli spiriti, del modello centro-periferia.
- E’ necessario essere persuasi di dover innovare in permanenza, mai riposarsi su ciò che potrebbe rappresentare un risultato acquisito. Nessuna organizzazione amministrativa dei territori è a priori pertinente.
Alcuni esempi di progetti locali radicati in uno specifico territorio che hanno trasformato la realtà territoriale dominata da un declino ritenuto inevitabile:
Vitré: il più piccolo paese/borgo della Bretagna.
Espelette: 1968 (1250 abitanti), 1975 (1000 abitanti), 2018 (2070 abitanti).
Saint Bonnet-le-Froid (altitudine 1.117 metri, una sola strada di accesso molto sinuosa e lenta), 1936 (469 abitanti), 1968 (200 abitanti), 1990 (180 abitanti), 2015 (261 abitanti).
Futuribles n. 427
Leave a comment