Covid 19 – proposte
2020-04-03
Ho scritto ad un opinion leader di argomenti economici.
Egregio Dottore,
da piccolo imprenditore o ex imprenditore sono preoccupato
per la ripresa, già difficile in condizioni normali, ora ancora più ardua per
la chiusura ed anche per la ripresa delle attività nel ritorno. Le attività non
sono state concepite per lavorare con distanze, con nessun contatto. E’ un po’
come tentare di far partire un’auto, con la batteria scarica, spingendola ad
una velocità anche minima, ma che consenta di inserire la seconda e quindi
accendere il motore. Lo si faceva molti anni fa.
Cose pratiche:
- Concedere un credito, a 0 interessi, da
restituire dopo 5 anni che rappresenti il 25-30% della cifra d’affari della
dichiarazione dei redditi del 2019 è un aiuto concreto alla liquidità senza
apportare un costo eccessivo per l’erario (noi). Diamo un prestito che ci verrà
restituito. La liquidità compensa gli scompensi del giro di capitale dovuti ad
un blocco imprevisto: merce in magazzino ma non lavorata o venduta. La ripresa
è in salita.
- Fissare per 2 anni la tassazione massima al 15%.
Il differenziale della tassazione (tra l’ordinaria e il 15%) che venga
segnalato sui bilanci nelle riserve come Riserva Covid.
- Limitare la tassazione dei contribuiti dei
dipendenti al 15% per fare in modo che il dipendente riceva un netto più
copioso e che quindi aiuti nei consumi. E’ un contributo che fa da
contropartita allo stress psicologico del blocco delle attività per il
dipendente.
- Cogliere l’occasione per trasferire le riserve,
costituite da utili non distribuiti nel passato, a capitale sociale, non
gravando di imposte. L’obiettivo è rafforzare la capitalizzazione delle
aziende, il differenziale delle tasse che i soci avrebbero dovuto pagare, che
venga inserito nel bilancio come voce Riserva Covid.
- Definire per un tempo di almeno 5 anni il
credito d’imposta per le attività R&D al 50-70%. Riprendere un’attività o
svolgere un’attività nel post Covid renderà necessario uno sforzo di ogni
risorsa in attività R&D (miglioramento della produttività). Per la Società
avere delle risorse che partecipano attivamente in attività di R&D relativi
anche alle loro mansioni è sempre una valorizzazione del capitale umano
che la società (in senso civico, stavolta) tutta ne può usufruire.
Sono suggerimenti che tengono conto che questi aiuti debbano
essere diretti e senza burocrazia. Non so cosa farà la Svizzera o la Germania,
ma queste sono delle proposte che credo che facciano aggregazione e voglia di
fare.
Colgo l’occasione per porgerLe i migliori saluti.
Flavio Veneroni
Leave a comment