covid 19 02

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In questi giorni di forzata immobilità, lo sguardo, i pensieri, la riflessione la fanno da padrone. E così è bello vedere il cielo senso le strisce degli aerei, le strade con meno automobili, le strade con più spazi, ed ho anche avuto modo di vedere una. foto da telefonino che da Bergamo alta mostra Milano (50 km in linea d’aria). E rilegga quella frase, a dir poco stupida, dell’addetto confindustriale di Bergamo che difendeva la decisione della continuità delle lavorazioni industriali, indicando gli animali e gli allevamenti degli stessi quale causa dell’epidemia e dell’inquinamento. Invece la prova inconfutabile dei fatti ci viene mostrata proprio da questo mese di completa inattività. Inattività fatti salvi gli allevamenti che continuano a produrre, grazie a Dio, carne, uova e latte. E l’aria è più pulita a dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, che gli allevamenti niente o poco hanno a che fare con l’inquinamento. Hanno invece molto a che fare con gli interessi di coloro che esportano le loro derrate in Italia, e fanno in modo che l’Italia non possa arrivare all’autoapprovvigionamento. Gli italiani si nutrono con il 50% della carne (bovina e suina) e con il latte (ed i suoi derivati) con gli acquisti che vengono sparati come missili da Germania, Francia, Olanda, Danimarca, Spagna, Belgio. In questo blog sono stati denominati in alcuni post: gli orchetti. Ma gli orchetti da soli non sarebbero riusciti senza i fiancheggiatori che militano, certamente con interesse, nella quinta colonna: giornalisti televisivi, giornalisti dei vari media, professori, militanti intruppati nelle ASL (7.000 veterinari burocratizzati in Italia, mentre sono 400 in Francia e 200 in UK [fonte dr. Belloli – Regione Lombardia]), macelli ed industrie di trasformazione, caseifici, animalisti prezzolati e manovrati quali utili marionette, e adesso anche i rappresentanti degli industriali. I tondini, le piastrelle, vengono pagati solo se le importazioni di derrate alimentari continuano, solo se l’Italia resta la colonia, che permette il mantenimento delle super produzioni dei Paesi dell’Unione, con i venditori di carne sud americana. Che schifo.

Su Repubblica leggo l’intervisto al dr. Della Valle che auspica che ci si renda conto che i beni essenziali debbano essere auto fabbricati. Oltre alle mascherine ed i respiratori mi auguro che intendesse anche le derrate alimentari. Chi ama il green, deve convincersi che il territorio è un bene fondamentale ed il territorio lo si mantiene e lo si conserva anche con l’agricoltura e la zootecnia sostenibili.

Rivedere il chiarore dell’aria ed il sapere che conviviamo con bovini, bufale, suini, polli, tacchini, ci rende più consapevoli che per poter sentirci liberi dobbiamo saper produrre da soli il cibo che necessitiamo. I miei nipoti ventenni hanno allestito 70 mq di orto, e mi parlano di voler allevare in proprio anche delle galline, per avere le uova. Ci voleva questa epidemia per capirlo?

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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