CONTRADDIZIONI

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Ho indossato abiti un pò più leggeri e raggiungo Piazza Grande per un aperitivo. Sono arrabbiato. Ho visto delle valigette di soldi per ottenere il favore di alcuni parlamentari UE relativamente alle condizioni di lavoro in alcuni Stati, quali Qatar e Marocco. Il parere del Parlamento Europeo è importante per la destinazione di aiuti, togliere dei dazi, e per altre cose di cui non ci è dato di conoscere. Le condizioni di lavoro in questi Stati, ma anche in altri vicino a noi, oppure dove ci troviamo, sono sempre migliorabili. Ma se si arriva a pagare, ho potuto vedere due valigette, per un totale di circa 1 milione di euro, significa che le condizioni non sono adeguate. E a chi pagare per far cambiare il voto da negativo a favorevole dal Parlamento Europeo? Ma a ONG o struttura legate al mondo del lavoro. A degli addetti al lavoro. Sono arrabbiato ma mi viene anche da ridere se per scoprire il tutto ci sono voluti almeno 6 mesi di controllo da parte degli 007 (barbe finte) di almeno 4 Paesi. E oltre alle 2 valigette si parla anche di viaggi, di cravatte, di vestiti: poca roba. Ma talvolta è meglio parlare di certi argomenti, per distrarre l’attenzione, altrimenti si dovrebbero considerarne degli altri. Vuoi vedere?

Ma se per far modificare un parere del parlamento europeo sulle condizioni di lavoro si sono pagate delle mazzette, mi viene fortemente il dubbio che dietro a delle decisioni o affermazioni di decisioni ci sia qualcosa di ben più grande di valigette.

Vaccini: contratto da 70 miliardi di euro e condizioni capestro, quali obbligo di ritiro dopo lo stop della pandemia di quantità esagerate di vaccini, con degli stock di vaccini inutilizzati, che stanno per scadere e che verranno inviati, al fine di non spendere dei soldi per lo smaltimento, a doni benefici a Paesi del terzo mondo. E i vaccini, almeno 3, ma il numero è in crescita, hanno ottenuto la registrazione in 3 mesi! Quando per una registrazione di un farmaco per galline ci vogliono 3 anni! E non si può accedere a cosa sia successo nella trattativa di acquisto perchè tutto lo scambio di comunicazioni è stato secretato. Ohibò!

Nel 2035 stop alle auto a benzina e diesel. Tutto elettrico. Quindi fabbriche più snelle come forza lavoro, meno componentistica di metallurgie fine, migliaia di PMI con un know-how specialistico, e utilizzo di batterie che vengono fabbricate principalmente in Cina. E non si parla dello smaltimento delle batterie, ne della trasformazione dei profili delle forze lavoro, ne della perdite del know-how che, sostenuto dall’autoveicolo, riguarda anche altre tipologie di materiale. E l’elettricità? Con che la produciamo? Rolando mi ha citato uno studio del professore del Politecnico di Zurigo che fa presente che l’eloico e il solare rappresentano l’1% del fabbisogno svizzero, e con almeno 10 nuovi maxi investimenti, particolarmente brutti da vedere, si arriverà al 3%. Con una osservazione basata sul fatto che lo stoccaggio dell’energia elettrica è roba difficile: normalmente il picco del consumo ci sarà per fare il pieno di energie alle auto, che sarà nelle ore notturne. E difficilmente avremo disponibilità di energia pulita in quelle ore.

Dire la parola nucleare è roba da farti sparare. Dire anche solo “nu…” vedi dei pugni che si avvicinano. Ma la Svizzera importa oggi, particolarmente da settembre a marzo, dalla vicina Francia dell’energia elettrica prodotta con il nucleare, che funziona 24 ore su 24. Allora? Il nucleare assolutamente no, ma comperarlo da 300 km va bene? Valigette anche qui per sostenere l’entusiasmo ambientalista?

Il brusone è una malattia necrotossica che porta alla rapida morte delle cellule infette conducendo spesso a morte le giovani piante (fonte www.microbiologicaitalia.it). Il brusone viene provocato, in particolare, da Piricularia oryzae, che ama le pianticelle di riso. Il riso è un alimento importante. Nel 2020 sono state prodotte 755 milioni di tonnellate principalmente in Cina, India, Indonesia, e per coltivarlo sono stati necessari 164 milioni di ettari. L’Italia ad esempio nel 2020 ha prodotto 1,5 milioni di tonnellate tra Vercelli, Pavia, e altri luoghi ameni e decantati: quindi si importa la maggior quantità, di riso da chi lo produce, Cina in particolare.

Nel 2016 l’UE aveva vietato l’impiego di Triciclazolo, un anticrittogamico. Ma vietarlo significa non poterlo usare, ma le sostanze una volta utilizzate restano nell’aria. Quindi, per la sicurezza dei consumatori, la UE ha fissato una soglia limite di 0,01 mg/kg di riso (anche se non si è usato vi può essere una contaminazione dell’aria e nei campi e negli stabilimenti per residui storici). Ma questo valore non permette le importazioni del riso coltivato in aree particolarmente umide e calde. Da qui numerose allerte. Il riso è particolarmente oggetto di allerte (cadmio [2023] tossine [Aflatossina], pesticidi 2020) [fonte fondazione Veronesi]; il riso è un alimento che viene somministrato a bambini, anziani. Per poter sostenere le importazioni da paesi che usano ancora questi pesticidi, proibiti nella UE, e quindi la loro aria è straimpestata, che pensata ha in mente la UE? aumentare le soglie e portarle da 0,01 mg/kg a 0,09 mg/kg.

Per sostenere queste decisioni non credo bastino le valigette, ritengo che si debbano muovere, e per tempo, dei vagoni, stracarichi di biglietti verdi.

Commentando questi punti con Rolando al Golf di Ascona ci siamo ricordati che Groenlandia significa terra verde, perchè 1000 anni fa era una distesa verdeggiante. E sono iniziate le mie elucubrazioni in merito alle contraddizioni.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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