contatto con l’ancestralità
2018-10-23
A casa mia in Ascona si discute sull’esperienza di vita. E si considera che l’uomo mediamente vive fino a 70 anni accumulando l’esperienza di vita. Su questo punto devo fare delle precisazioni. Il primo punto è il nome dell’uomo. Come il nome? Il nome, ad esempio il mio è Flavio, ma questo non ha molto significato quando parliamo di vita. Flavio è l’aspetto esteriore di un involucro che contiene una massa vitale incredibile. Ma possiamo dirlo meglio: la cellula è l’organismo, capace di digerire, di respirare, di muoversi, di riprodursi, di relazionarsi con il mondo esterno. La cellula ha una misura infinitamente piccola: 20 millesimi di millimetro (20 micrometri), molto più piccola di un capello. La cellula si moltiplica e l’insieme organizzato di cellule è quello che noi possiamo vedere: uomo, animale,pianta. Come pianta? Ma non si muove! Certamente non si spostano e non hanno un sistema nervoso ma, come noi, debbono adattarsi all’ambiente e trovare le loro risorse energetiche, e sono le cellule che svolgono queste attività. L’involucro è l’aggregato ed è l’animale, l’uomo, la pianta. E come si organizza?
Jacques Monod utilizza questo aforisma: ” Quello che vale per l’Escherichia Coli, vale per l’elefante.”. La cellula è un organismo. Come tale ogni 15 minuti circa si divide in due per mitosi e tutte e due le parti contengono il progetto che la cellula iniziale, unica formata da due allele (padre e madre), ha. Fin dall’inizio la cellula deve crescere per completare il suo progetto, deve difendersi da qualsiasi nemico che, in una maniera o con un’altra, ostacola la realizzazione, deve provvedere a produrre l’energia necessaria al proprio compito, deve adattarsi alle condizioni ambientali, muovendosi e facendo si che l’aggregato possa aiutare questo adattamento. Possiamo discutere poi per approfondire questo aspetto. Ora mi interessa che facciamo insieme una osservazione. La cellula ha un ciclo vitale unitario di 15 minuti, 1 generazione = 15 minuti. Avremo 4 generazioni in 1 ora, 96 generazioni al giorno, 2.880 generazioni al mese e 34.560 generazioni in 1 anno. Ogni generazione è una cellula che contiene tutto il progetto della cellula prima e quello che deve fare in particolare, e contiene tutta l’informazione di tutte le generazioni di cellule, vale a dire tutto quanto gli è necessario per svolgere la propria mansione e partecipare al progetto, per difendersi, per muoversi, per procurarsi l’energia e tutta l’esperienza per l’adattamento all’ambiente esterno, ed anche per riuscire a condizionare l’aggregato, nei suoi comportamenti ed atteggiamenti, a favorire il progetto cellulare, e contiene la memoria storica dei due alleli che hanno consentito il miracolo della sua apparizione nell’universo.
Se paragonassimo questi numeri all’uomo, potremmo affermare. Ogni 25 anni vi è una generazione, 100 generazioni in un secolo, 1000 generazioni in 1000 anni, e saremmo al Medio Evo, 2000 generazioni e saremmo al tempo in cui nacque Gesù. La cellula iniziale che ha dato inizio alla vita del nostro aggregato in 1 anno è arrivata a 34.560 generazioni. Non è il caso che cambiamo gli occhiali? Come possiamo mettere in discussione l’importanza di una maggior attività del microbiota?
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