Concorrenza sleale legale. Mafia bianca

Concorrenza sleale legale. Mafia bianca

Nessun commento su Concorrenza sleale legale. Mafia bianca

Si c’è anche questa, una palese concorrenza sleale. Quando c’è la concorrenza sleale? Quando le regole valgono solo per una parte, che viene svantaggiata. E’ sleale perché viene fatta ad insaputa dell’altra parte. Ma in questo caso è legale e quindi non è sleale, è dolosa. Coloro che la permettono su tutta la linea sono degli ORCHETTI. Questo manda in frantumi l’economia. Le regole debbono essere uguali, altrimenti non è concorrenza, è mafia. Nella concorrenza le regola sono uguali.

Nella giornata che vede il costo del latte essere inferiore al costo dell’acqua leggo la notizia sotto riportata (vedere anche il vecchio articolo “pollo brasilero”). In un caso e nell’altro il tutto avviene senza che le funzioni del territorio intervengano. Il tutto sarebbe normale se al consumatore venissero riportate tutte le informazioni. Che senso ha fare un gran casino sul sito di produzione, sulla data di validità del prodotto se poi si tace su

  • Pollo ottenuto schiavizzando le risorse e non pagando i contributi. Il consumatore per tacitare la propria coscienza chiederà di pagare il pollo molto al di sotto del prezzo del pollo che non da problemi alla sua coscienza.
  • Latte ottenuto tirando diritto sulle condizioni di allevamento, sul benessere animale, sui sistemi di raccolta e trasformazione. Il consumatore pagherà il litro di latte molto poco e pretenderà che gli venga ceduto molto al di sotto del prezzo del latte che viene ottenuto osservando degli standard considerati normali.

Perché si arriva a questo?

  1. Perché l’industria alimentare ci sguazza. Non vuole che si renda palese la provenienza degli ingredienti. Tiene alto il prezzo del prodotto finito ma lo ottiene utilizzando delle merde di ingredienti. Ma l’industria alimentare è potente!
  2. Perché il controllo di territorio viene foraggiato dall’industria alimentare e quindi aumenta i controlli delle produzioni nazionali ma NULLA, ma propria nulla, fa sulle produzione che vengono da altri paesi e che sono pilotate dall’industria alimentare.
  3. Perché questa è mafia. Chiamiamola mafia bianca. Ma sempre mafia è.
  4. Perchè gli ORCHETTI ci sono e si moltiplicano.
  5. Perché il consumatore è un povero pirla che si beve tutto quanto viene raccontato da una mediocre ma efficace pubblicità.
  6. Perché le regole nazionali diventano sempre più assurde e burocratiche mentre i controlli di quanto proviene dall’estero sono assolutamente nulli e fortemente lubrificati.

 

Brazil’s Ministry of Work claims company subjected workers to excessive hours, lack of machine guards and poor chemical controls at poultry plant

Big Frango, a division of JBS, has been hit by fines for failing to ensure working safety, operating excessively long shifts, and allowing employees to work for weeks at a time without a break.

Brazil’s Ministry of Work (MPT), following investigations at JBS’ Big Frango Rolandia processing facility in the southern Brazilian state of Parana, has imposed fines of BRL73 million (US$19 million) on the company. Big Frango must now rectify the failings identified or face further fines.

Big Frango slaughters around 350,000 chickens daily, and employs approximately 4,500 workers.

Among those areas highlighted by the MPT are that Big Frango operated shifts of up to 18 hours a day. The working pattern at the site was classified as “harmful to health,” and one employee was identified who had worked for 39 consecutive days.

MPT also said that the company failed to make payments into the state pension fund between August 2013 and December 2014, prejudicing 7,000 workers, and depriving the fund of BRL5.8 million in payments. 4,500 workers. Last year, parent company JBS has sales of BRL120 billion

The MPT has ordered Big Frango to immediately rectify the problems identified, including giving breaks on a daily and weekly basis, general improvements to the working environment, installing proper guards on machines, the reduction of noise levels, and supplying staff with individual protection equipment necessary to do their jobs.

The company has also been required to improve its accidents at work procedures, improve its refrigeration systems and make payments into the pension fund and give paid holidays.

The changes must be made over the next 12 months or JBS will face additional fines.

“JBS subjected its employees, with the aim of making a profit at any cost, to working days of up to 18 hours, and to working for weeks on end without proper rest,“ said MPT attorney, Heiler Natali.

Inadequate ammonia controls were also identified at the poultry processing facility, putting the lives of employees at risk and contaminating water. The ergonomics of the work area were found to be so poor that 53 percent of staff were found to be relying on some sort of medicine to be able to work, according to Natali.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

Related Posts

Leave a comment

Back to Top