Cloth’s feed 02
2017-10-10
Always in Ascona.
Un lotto di alimento è unico. Anche se simili ad altri alimenti con la stessa composizione, per la stessa specie e fase di allevamento, un lotto è unico. Dobbiamo avere questa consapevolezza, quando ci accingiamo a collaborare per ottenere la presenza ed i rapporti dei microelementi nella razione quotidiana dell’animale.
Abbiamo il campione rappresentativo dell’alimento SENZA l’integrazione in vitamine ed oligoelementi.
Normalmente su altri campioni di alimento finito (macroingredienti + microingredienti) sono state effettuate delle convalide e verifiche e si è riscontrato la difficoltà di ottenere la stabilità della dispersione dei microingredienti nella massa dei macroingredienti e quindi la non certezza della presenza dei microingredienti, nella quantità e rapporti dichiarati dopo essere stati decisi dal Nutrologo.
Il rispetto del dichiarato acquista una maggiore importanza nella fase del mercato, particolarmente per quegli alimenti destinati a particolari target (ad esempio il biologico) oppure a quelle derrate animali che costituiscono una componente di marchi alimentari (Prosciutto di Parma, capitolati tecnici per DOP, IGP, altri). La tracciabilità a ritroso potrà considerare il rispetto del dichiarato proprio nella razione quotidiana dell’animale (ad esempio 100 grammi di alimento).
I parametri che si andranno a monitorare, al fine di migliorare ed ottenere l’obiettivo prefissato.
– granulometria: quantità di alimento per frazione granulometrica.
– calcolo teorico del numero di particelle di alimento per frazione granulometrica.
– verifica contenuto in umidità e lipidi.
– calcolo teorico dell’indice di stabilità agli stress di demiscelazione.
– determinazione del contenuto apportato naturalmente dai microingredienti di vitamine ed oligoelementi.
Con i dati si chiede al Nutrologo di riverificare le quantità delle vitamine e degli oligolementi in funzione dei fabbisogni della fase e della specie animale. La ridondanza dell’integrazione appartiene al passato.
Ma vi è sempre la possibilità che il Nutrologo abbia un interesse molto stretto con il fabbricante di microingredienti o di altro di contagiante. In questo caso avrà cura di aumentare gli zeri e di non dare alcuna importanza alla non necessità, allo spreco, ad eventuali effetti collaterali negativi (emissioni, sicurezza per le persone e per l’ambiente). Chiamavo questa schiera di tecnici la quinta colonna.
Se vi è condivisione si può continuare, io comunque, a testa bassa, continuo anche da solo.
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