G.G.
2024-07-26Un ricordo personale di una figura importante
Bartolomeus Cornelius Wijga è mancato. Me ne dà notizia sua figlia, via mio fratello. BCW è stato il mio capo in Philips spa – Sezione Duphar ed in Doxal, dal 1966 al 1975 quando Doxal fu al 100% di Philips spa. Era alto, quasi 2 metri, parlava diverse lingue (olandese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, italiano ed inglese [per questa lingua aveva ottenuto la certificazione per insegnare in UK], aveva il merito di saper aggregare coloro che lavoravano sotto di lui. Io ero uno di questi. Con i capi olandesi aveva un rapporto di sudditanza o meglio di esecutore. Poi Philips decise che le attività non elettroniche non erano più strategiche. Doxal divenne indipendente, lui ritornò in Olanda, dove svolgeva una funzione oscura. Quando andò in pensione gli facemmo una proposta di collaborare con noi per le attività estere. Mi accompagnò in una visita presso il centro ricerche Unilever, dal Prof. Allen, per le cellule inattivate, e fu eccitante. Facilitò la collaborazione con Ed Middleton, che aveva diretto una delle principali fabbriche di premix in Inghilterra, e l’incontro con Ed fu davvero importante. Ed pronunciò la frase: in venti anni di professione è la prima volta che sento qualcosa di intelligente ed importante relativa ai premix e ai mangimi. E stavamo parlando di BMP.
L’anno scorso, in occasione di un invito da parte del player globale DSM di partecipare alla riunione sull’importante argomento della sostenibilità, Mauro mi disse: Flavio andiamo, ma solo se pigliamo l’occasione per rivedere Bart. Fui d’accordo. Assistemmo al meeting e poi, noleggiata una autovettura, andammo a Bilthoven, a casa di Bart. Fu festa. Lui mi invitò a salire in camera sua perché doveva piangere: Flavio, devo fare tutto io, perché mia moglie, come avrai visto, è abbastanza fuori. I figli sono un po’ qui ed un po’ là. Pianse. Mi fece vedere i quattro raccoglitori con dei ritagli e degli scritti per il libro di memorie che aveva in mente di scrivere. Ci abbracciamo e scattammo una foto. Sulla porta ci disse: E’ l’ultima volta che ci vediamo, cari amici.
Che tutto ti sia lieve. Grande capo.
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