cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
su www.allaboutfeed.net viene riproposto l’articolo Vitamins and trace minerals: back to basics. Ritrovo nell’articolo quanto da me proposto da lungo tempo. L’articolo prende in considerazione l’ambito perlomeno europeo, mentre per me è fondamentale, anche se non dimentico l’europeo, il territorio italiano.
Cosa si dice in poche parole? Che è necessario tenere in considerazioni gli apporti naturali dei macroingredienti della dieta degli animali (per il loro alto costo, pr l’apporto ricco davvero in determinati componenti). Si parla quindi dell’integratore in funzione dei componenti della dieta. L’integrazione normalmente non può eccedere il 10-15% dei componenti della dieta. L’articolo fa anche riferimento all’aspetto economico, chiaramente importante, ed ancora più importante se riguarda l’Italia, un paese importatore di derrate alimentari (carne di suino e bovino e latte) e non produttore di vitamine e microminerali.
Al di là dell’aspetto economico, da non sottovalutare, vi sono poi altri due aspetti che per me sono importanti:
1 – Qualsiasi agente chimico (vitamine, oligominerali, enzimi, aminoacidi, altro) porta con l’acquisto alcune problematiche di difficile gestione: l’aspetto della sicurezza per le emissioni e per i manipolatori e gli utilizzatori, la scarsa o nulla conoscenza sui rischi per l’esposizione a miscugli di agenti chimici (le vitamine sono 13 e gli oligolementi 7), le problematiche legate allo smaltimento dei resti, degli imballi, delle deiezioni, dell’aria contenente emissioni indesiderate. Quindi se un agente chimico NON è strettamente necessario molto, ma molto meglio, non acquistarlo. Dire che lo si è sempre fatto non costituisce un alibi.
2 – se per gli agenti chimici di base non si ha una conoscenza fondamentale “per me è così perchè ….” che senso ha parlare di omega 3 o 6, di nutraceutici, di raffinatezze quando il grosso dei consumi (sono 8.400 le tonnellate di oligominerali che si utilizzano in italia ogni anno per l’integrazione degli alimenti per animali) lo si utilizza perchè “si è sempre fatto così”. Dov’è la credibilità dei tecnici di settore? Come si può nutrire fiducia nella loro scienza se per i prodotti utilizzati ogni giorno “tirano diritto”?
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