Riporto le considerazioni che mi sono state comunicate da un funzionario tecnico:

1) un fabbricante industriale di alimenti per animali dà molto più affidamento di un produttore per autoconsumo per la qualità degli impianti e per la qualità degli ingredienti utilizzati.

2) “Se lei ha il mal di testa ed è in casa sua, va nell’armadietto del bagno, cerca la sua scatola di antinevralgico, dal blister prende la sua pastiglia e se la beve. Se fosse all’ospedale, ci sarebbe una infermiera specializzata che va di corsia in corsia con il suo tavolino, ha i guanti, legge la prescrizione e la confronta con quanto scritto sul suo letto. Poi prende la pastiglia, magari da un flacone, gliela porge con un bicchiere d’acqua, e controlla che lei deglutisca. Ecco per noi il fabbricante industriale di alimenti, per quanto riguarda gli aspetti terapeutici, è l’infermiera.”.

Io ho creduto alle due affermazioni, ma poi sono andato a verificare.

La prima era evidente falsa. La capacità di un cuoco in una mensa non è paragonabile, non dico alla qualità di una cucina casalinga, ma anni luce distante dalla cura e dall’attenzione che pone un cuoco, che crede nel suo ruolo, di un micro ristorante, magari con 5 coperti.

Era evidente, talmente evidente che non l’ho compresa. Ma è così. Il cuoco della mensa tira dritto. Utilizza quello che gli passa l’economato, imbastisce con quello che ha, quello che può e prega che non vi siano intossicati.

La seconda è clamorosamente fallita. Se non sa quanto è relativo a 1) come potrà essere confuso con una infermiera professionista? Questa, proprio perché è professionista, starà attenta a tutti, ma proprio tutti i dettagli che sono relativi alla sua professionalità ed arriverà anche a suggerire la modifica del colore della pastiglia o della forma, o della temperatura dell’acqua da accompagnare il deglutire. E’ la cura del particolare che caratterizza il professionista.

Ho avuto modo di seguire da vicino l’attività di diverse produzioni industriali e tre-quattro produzioni per autoconsumo.

Non ho dubbi. I primi sono frananti e senza alcun rimedio, almeno per quanto riguarda la pastiglia.