cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
sono sull’impiego di microingredienti per il benessere animale. Microingredienti sia nutrizionali (per la dieta) e sia terapeutici (per la prevenzione e la cura di malattie). All’origine vi è una decisione all’impiego che dovrebbe essere presa esclusivamente da Tecnici sia Nutrizionisti che Veterinari.
Questi Tecnici, stante la percezione attuale del mercato e la tendenza, non potrebbero prendere una decisione se non dopo essersi assicurati di tutte le possibili implicazioni ngative derivanti dall’utilizzo e dall’impiego del microingredinte stesso sino a quando non venga assunto nella bocca dell’animale.
Se il Tecnico decide senza interessarsi di tutto ciò che ritnra nella espressione “sicurezza”, vi sarà una grande parte della filiera che dovrà barcamenarsi ed assumersi delle responsabilità comunque, anche se non sa assolutamente cosa fare.
Questo atteggiamento e comportamento ha avuto valore, ed anche questo potrebbe essere discusso, negli anni ’70 e ’80, ma è assolutamente inaccettabile dopo il 2002, almeno nella UE, ed anche per tutti quei paesi che, di riffa o di raffa, inviano loro derrate nel territorio della UE.
Se decide di impiegare lo zinco nella dieta dei polli, mi devo chiedere:
– beneficio per i polli
– eventuali implicazioni per il benessere animale qualora il dosaggio che indico dello zinco non sia sempre il medesimo.
– se la presenza non voluta di zinco per altri animali, che so i piccioni, possa comportare delle implicazioni negative.
– se la presenza di zinco possa comportare dei rischi per i manipolatori, per i distributori e per gli utilizzatori dei mangimi nei quali sia contenuto lo zinco, e per l’ambiente di filiera nel quale transita il mangime contenente lo zinco da me voluto.
– se nelle deiezioni vi sarà una presenza di zinco, in parte dovuta alla mia decisione, e questa presenza potrebbe comportare delle implicazioni negative per i terreni e per l’ambiente.
Questi sono alcuni punti a mò di esempio.
Se il tecnico ha delle titubanze su uno o più degli aspetti che sono relativi alla “sicurezza”, in senso lato, farebbe meglio evitare l’utilizzo nei mangimi ed indicare altre vie di somministrazione, pr senso di responsabilità.
Sono 2 mila le tonellate che si impiegano in italia di zinco quale integrazione negli alimenti per animali.
Sono 15 mila quelle impiegate nella UE e 65 mila quelle impiegate nel mondo, sempre per lo zinco.
E tutto nasce da una decisione diun tecnico: Dio fa che questo tecnico ne sia conscio!!!
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