riforma fiscale e intenzione di voto

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Lugano – Sono andato a rileggere quanto scritto tempo fa. Non ci sono scuse sulle cose che andavano, in ogni caso, fatte dal governo berlusconi: la cancellazione dell’irap perchè era nel programma, e quindi senza alcuna scusa, e perchè del tutto fuori tempo. L’altra resta l’agevolazione fiscale a coloro che creano attività e reddito. Che gli stipendi della PA siano aumentati del 26% contro il 6,7% del privato è un’altra miopia o errore madornale.

L’agevolazione fiscale per le partite iva quale diminuzione delle tasse sulla benzina per i km percorsi.

Il credito d’imposta per la ricerca, com’è ad esempio in Francia, in quanto dalla ricerca (senza il pedaggio obbligatorio dell’università o enti vari) è la misura limite dell’intenzione del voto.

Abiamo visto a napoli, l’emergenza rifiuti. Chi vota segue il proprio interesse. Quello che hai avuto l’hai avuto e poi vince un magistrato con il 65%.

Coloro che a vario titolo sono intruppati nelle PA voteranno mai un programma liberale e liberista? E siamo alle prime dichiarazioni di berlusconi, che ha perso e di molto il proprio smalto di imprenditore: a palazzo chigi ci sono più di 2000 addetti mentre al n. 10 di dowing street sono meno di 200. E allora?

O li riduceva a meno di 200 oppure deve dare le dimissioni per incapacità: proprio o del sistema. Comunque sia fa ormai parte dei trombati.

Sentire ancora parlare della legge ingiusta della par condicio o della riforma della magistratura se non sono state fatte nella prima settimana dall’insediamento non hanno alcun valore, almeno per me.

L’irap è ancora lì.

Il credito d’imposta è stato imposto ma con il balzello dell’università e degli enti: quindi una presa per i fondelli.

I titoli di coda stanno già sfumando.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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