riforma dell’organizzazione della giustizia

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E’ interesse di tutti. Lo sta a dimostrare l’esito del referendum della seconda metà degli anni ’80. già allora il popolo si era espresso sulla responsabilità degli organi giudicanti. si è visto che il danno maggiore lo fanno gli operatori d’ufficio, impiegati statali conosciuti attualmente con la sigla pm (nome troppo pomposo pubblico ministero), questi, con a fianco il loro gip (mi ricordo di un gip che rimandava il fascicolo al pm d’assalto dicendogli “e no, se vuoi che io dica di si per quest’articolo o quest’altro, allora tu devi mettermi questi fatti”, ed il biglietto era stato portato in aula: a dimostrazione che la camorrilla c’è e questa non è un bene per la società) fanno i danni maggiori e quindi debbono necessariamente, nell’interesse di tutti, essere riviste le procedure. coloro che si macchiano di malefatte (nel senso di atti male gestiti) è ovvio che debbono essere puniti, sia che usino impropriamente degli articoli del codice per dare ridondanza mediatica al loro fare (questo è molto grave), sia che procedano ad un processo in cui un giudice daàloro torto. in questo caso non può essere che il cittadino abbia a carico tutte le spese, tutta la gogna mediatica (perchè tutto quello che esce, esce comunque dalla scrivania di questi operatori di ufficio), ed in più se viene risarcito debba venir risarcito dalle casse dello stato, e quindi anche dalle tasse pagate dal cittadino, senza che l’operatore di ufficio ed i suoi sodali abbiano a risponderne in proprio con denaro, ma soprattutto con una limitazione temporale o permanente al loro agire male.

dovrà essere comnunque una materia da referendum e prima si farà meglio sarà. lo dicano gli elettori che, nel bene o nel male, hanno comunque sempre ragione.

Ma se tu stesso dici che un referendum è già stato fatto ed è stato completamente disatteso?

Hai ragione. Me ne sto zitto.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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