riflessioni politiche

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A Minusio. Non che mi senta di pontificare ma dato che sto elaborando il bdg11, ed inevitabilmente cerco di spingere lo sguardo a 4-5 anni, mi viene naturale collegare le previsioni sugli avvenimenti economici alla struttura politica che li può favorire o meno. Sullo stretto settore agrozootecnico ed alimentare tornerò più avanti. L’osservazione di fondo è che in Italia e nella UE siamo stesi al tappeto perchè ci trasciniamo una struttura ed una sovrastruttura che non è più, e da tempo, sopportabile. La concorrenza mondiale non avrà i competitors con più o meno le stesse regole, ed i competitors più smaliziati non hanno pesi relativi come potevano avere l’Austria e l’Irlanda di qualche anno fa. Nella UE abbiamo cercato, anche se non abbiamo mai ammesso, di avvicinare anche le regole dell’apparato burocratico, creando un superelefante da bruxelles e strasburgo, ed operando affinchè gli stati che ancora avevano una pressione fiscale, limitando al momento la riflessione su questo aspetto, la aumentassero per evitare distorsioni. Stiamo convincendoci che dobbiamo imitare i peggiori e non il contrario. E questo è la riflessione di fondo. Venendo all’italia mi aspettavo che la ventata di berlusconi fosse molto ma molto più concreta: 1) libertà di assumere e di licenziare, 2) tasse al 20% come massimo, 3) federalismo fiscale nel senso che ogni centro di costo diventi un centro di profitto con un controllo costante sulle prestazioni e sui costi, monitorato in sede periferica, 4) obbligare l’apparato della magistratura al rispetto della legge e non all’interpretazione quasi sempre ideologica e quindi distorcente. Continuando sulla parte economica mi aspettavo chiarezza e trasparenza negli stimoli alla economica di tutti i giorni: crediti d’imposta per la ricerca, per le assunzioni o per il mantenimento (non solo cassa integrazione ma premiando chi con sforzo mantiene!!!), detassazione completa degli straordinari, e dei salari di ingresso, ripristino dell’apprendistato esentando le tasse, riconoscere all’impresa tutti i costi togliendo quell’affronto dell’Irap che colpisce chi mantiene il personale.

Tutto questo non è successo e non mi basta quando berlusconi dice: non posso farlo con il poco potere che ha il primo ministro oggi. Ebbene lasci. Ma lasci dicendo: se mi volete le mie regole sono queste: suona un pò mussoliniano? non so, sono nato nel 1944 e quindi sono immune da camicie di vario colore. Ma dal tappeto ci si rialza solo ed unicamente se si cambia il ring. Comunque le scuse non servono. Se non riesci e fare e non ti dimetti sarai sicuramente uno che va ad ingrossare l’esercito dei TROMBATI.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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