Procura di milano – incompetenza

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A Locarno. Tema: Procura di milano – incompetenza

Parlo perché l’ho vissuto, mi riguarda. Dire che sono dei bastardi li riempie di gioia satanica. La procura mi aveva arrestato, ma non era competente. Era luglio. Contro le rimostranze dei miei avvocati la tattica fu quella di tergiversare, e di decidere di essere incompetenti il 25 di luglio quando monza, vedi l’analogia anche in questo caso era monza, aveva chiuso il giorno prima per ferie. Quindi me ne restai a s. vittore tutta l’estate sino al settembre dopo, quando monza prese in carico la pratica, venni scarcerato da san vittore e mi ritrovai in altre fauci fameliche, ma presero delle misure meno punitive. Bontà loro.

Anche nella mia storia l’importante era finire sul giornale. Vi è la sindrome della velina nelle procure. E’ una sindrome che obbliga sofferente (?) ad inventarsi gruommoli, costruzioni, e se non basta falsificare, falsificare, falsificare. Falsificare attraverso una massa enorme di faldoni pieni di assolutamente niente, ma costosi, costosi, costosi, ma che fa? Tanto non pagano mica loro. Loro? Si loro l’esercito dei sofferenti dalla sindrome della velina. Che orgasmano, a spese dei contribuenti, perché il loro nometto finisce sul giornale. Mi ricordo quella testa di cavolo di pm che era incazzato perché il suo blitz )Operazione Tapiro) era finito in un articoletto perché la morte di pantani, il ciclista, era proprio accaduta quel giorno, e lo diceva a me, proprio a me, che delle sue criminali nefandezze ero la vittima. Quindi parlo di sindrome della velina per esperienza diretta. Chiunque non abbia avuto l’esperienza diretta stia zitto, nel mio caso come in quello di altri. Io parlo di falsificazioni per esperienza diretta. Parlo di incompetenza territoriale e morale per esperienza diretta. Parlo di teste di cavolo e falsificatori ed arrampicatori per esperienza diretta. E parlo perché pago le tasse e quindi mantengo questo cancro che spende, spende, spende togliendo risorse ad altre attività sociali. Ed inebria folle di cittadini che da sempre accorrono alla gogna, all’esposizione del colpevole, non importa se ancora presunto, lo spettacolo deve andare avanti. E molti a parlare di “morale” di profilo basso, con le stole e stolini. E quasi nessuno a dire che questa macchina da guerra costa un sacco di soldi, e non ha alcuna responsabilità. Sono ciechi che guidano degli aerei, ma guai a toccarli. Si sono fatti una loro organizzazione, chiusa, cooptata, a cupola: in una parola cancro.

E trovandomi a passare l’estate a s. vittore ho cercato di vivere l’esperienza. Come villaggio vacanze ne ho visti di meglio, ma anche di peggio. Ho trovato martello, che aveva preso a martellate la moglie e si era andato a costituire, perché era certo d’averla ammazzata, ma lei era sopravissuta e lui si faceva quindici anni. Lavoravo allo smistamento della posta e ho avuto la fortuna di imbattermi con delle intelligenze. Il risultato è stato un ottimo programma per gestire la libreria di casa. Ho avuto il tempo di concepirla, di discuterne, di farne un progetto interno, di descrivere i vari passaggi ed i vari perché di ogni cosa e di vedere gente che partecipava e portava il proprio contributo. Il programma lo uso ancora oggi. Ed ogni volta che lo apro, e lo apro spesso, ricordo le veline che ancora sculettano e certamente stanno creando, a spese anche mie o meglio nostre, delle puttanate per poter andare sulla carta stampata e perché no? Anche sul video: oddio il video! Per il video farebbero veramente qualsiasi cosa.

L’incompetenza resta, e non solo quella territoriale che è sacrosanta e che sta a dimostrazione che la sindrome della velina sussiste, ma resta l’incompetenza nella gestione dei costi, e l’assoluta incompetenza nel prendersi la responsabilità perché assolutamente non hanno alcuna responsabilità in quello che fanno: gli infermieri ed i medici si, loro i giuddici (con due d) no, anche se con il referendum avevamo deciso diversamente. Ma per loro noi non contiamo niente, siamo delle cacche. E parlo perché l’ho vissuto, carte alla mano. Chi non l’ha vissuto, se ne stia zitto, per favore e per un minimo di decenza.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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