4 – I TRASPORTI

Con i trasporti tocchiamo un altro “motore” di questa frenetica società. I trasporti a grande distanza vengono fatti, prevede Ar, con treni e con Aeronef. Tra le Aeronef, gli aeroboat, di forma oblunga, assolvono le stesse funzioni dei nostri aerei di linea. Anche le innovazioni immaginate per i treni destano meraviglia: sono formati da vagoni cilindrici, spediti, come le poste a Parigi, in tubi pneumatici. Questi tubi attraversano le campagne permettendo l’attraversamento veloce dell’intero territorio, come accade attualmente con il TGV (la nostra Tav). L’effetto sulla società è il medesimo. I tubi permettono di attraversare gli oceani e sul fondo dell’Atlantico vi è un casinò la cui immensa cupola di vetro permette la vista del mondo subacqueo. In verità, l’innovazione dei tubi è stupefacente, perché sono esistiti, anche per trasportare le persone, anche se in forma embrionale. Nel 1863 viene installata a Londra una linea postale pneumatica di quattro chilometri i cui vagoni hanno ospitato degli impiegati ed un volta il Duca di Buckingam. Nel 1870 viene inaugurato solennemente in pieno centro a New York un troncone di metro pneumatico costruito, in segreto ed illegalmente, partendo da una autorizzazione al trasporto delle sola posta. Si tentava, senza successo, di aggirare le lobbies dei trasporti a cavallo o con il vapore. Si può notare che l’anticipazione può essere l’occasione di ritrovare dei progetti e delle tecniche dimenticate, anche per motivi economici. Ad ogni buon conto le differenze tecniche di AR e le nostre sono interessanti. Il disegno dei tubi che attraversano la campagna è più accattivante di una immagine del TGV. Lo schermo del tele fonoscopio, grande ovale più alto che largo non è il monitor del nostro televisore. Le differenze come le somiglianze affascinano. Per i trasporti sulle distanze brevi AR prevede una via diversa. La società di AR utilizza, sulle distanze brevi delle aerofrecce o aerocabine, da cui discendono comportamenti e pratiche sociali: si fanno le spese, si passa il tempo, si passeggia con le aerofrecce, e si entra negli edifici dall’alto, dalle terrazze. L’interconnesione dei tubi è particolarmente curiosa. I tubi arrivano in città su lunghi viadotti metallici che si connettono a delle stazioni aeree, oppure degli imbarcaderi che permettono di usare aerofrecce o aerocabine, e si raggiunge il suolo con gli ascensori. AR preferisce la via aereo all’automobile che appena compariva in quel periodo, ed era ritenuta più triviale, più terra terra.