Incontro sulla primavera araba che ci riguarda, eccome.

Algeria, tunisia (veloci, veloci), egitto ed altre aree. il mediterraneo viene sconvolto. e nel mediterraneo ci siamo anche noi. Ma noi abbiamo una dicotomia di fondo. Noi elettori nel reggno (le due g ci stanno) italico eleggiamo il due di briscola. A parole lo scegliamo, di fatto non conta di più del due di coppe quando la briscola è quadri. La prima carica dello stato è il presidente della repubblica, la seconda quello del senato la terza quello della camera. Ma queste noi non le eleggiamo. E parlano, parlano, parlano, parlano. Questo merita andare in piazza.

Mandare ben ali in esilio ne è valsa la pena. ne è valsa la pena? Lo vedrà il popolo tunisino in seguito. Ma ben ali era il capo. Qui di capi non ce ne sono ed è questo il problema. Nessuno che si prende una beata responsabilità e che paga per questo. Ma queste cariche sono state elette non dagli elettori, quindi se ne stiano zitte. Se vogliono parlare che ritornino sul campo per verificare se gli elettori li gradiscono. Ghirigori per dire: non è il momento di elezioni, si cerchi una collaborazione anche tecnica. Ma questa è la vostra personale opinione, potete dirla al caffè come qualsiasi cittadino ma non nella veste di presidente di qualcosa che non è stato scelto dagli elettori. Per non parlare di qualsiasi addetto nella magistratura.

Zitti per favore. Zitti.

Il presidente del consiglio, che non ha nemmeno la forza di nominare o disdettare un ministro, è stato eletto. Nel bene e nel male è stato eletto. Adesso lo si dia in pasto agli elettori, anche come adesso con palettate di guano, un volto da cappone di un presentatore gli dà del cafone, è il momento di far parlare la piazza, con il voto. Ma colui che viene votato DEVE (perchè l’ha ricevuta dal popolo sovrano) avere il potere di fare PIAZZA PULITA. E la piazza (il popolo sovrano) il potere di mandarlo a casa. Ritornando alla primavera araba, ho paura che i rami ed i rametti e le foglie potate, o messe da parte, ce le troveremo sui nostri marciapiedi.