opportunità per favorire la crescita
2024-12-23R&D, riserve per utili non distribuiti, visione critica e negativa del fisco che si è intascato gli utili e li vuole anche in anticipo, per poi avere un atteggiamento ostile.
Le pmi sono una delle caratteristiche del tessuto economico italiano. le pmi “familiari” sono una nicchia. Le pmi necessitano di liquidità, di certezza, di fiducia che il proprio operare sia “riconosciuto”: non sono società anonime!
Proposta operativa per la crescita:
Media utili ultimi 5 anni = 100
Se nell’anno tale risultato non si ottiene si pagano le tasse come si era soliti fare.
Se si ottiene 100: 50% delle tasse che si dovrebbero pagare vengono trasformate in un finanziamento a 10 anni a tasso [0,5%] agevolato (credito dello stato, della società per mantenere il senso delle attività).
Se si supera 100: 50 vanno sempre a finanziamento a tasso agevolato rimborsabile in 10 anni (credito dello stato) la parte di tasse eccedente i 50 va a un fondo per la rimodulazione del capitale sociale dove l’erario mette il fondo perso ed i soci della pmi altrettanto.
Faccio un esempio:
Media utile ultimi 5 anni: 100.000 € di utile.
Utile 100.000 € su cui si paga 50% = 50.000 €.
Si si fa utile 98.000 si pagano le tasse 49.000€ che vanno all’erario com’è adesso, magari senza l’arroganza attuale.
Se si fa utile di 100.000: € i 50.000 € di tasse vengono trasformate in un debito erariale che si potrà rimborsare in 10 anni al tasso dello 0,5%: creo liquidità, resta il credito dell’erario.
Se si fa utile di 150.000: 50.000 € vanno a debito erariale a 10 anni a tasso agevolato. I 25.000 € vengono messi nella pmi a fondo perso solo se i soci mettano anche loro 25.000 €. Se i soci non mettono i 25.000 € il prestito sarà di 75.000 da rimborsare in 10 anni.
Si crea liquidità senza diminuire il credito erariale. Se invece i soci metteranno la parte di capitale sociale si otterrà oltre alla liquidità anche una maggiore solidità. Si invitano i soci a rifinanziare la loro azienda anche perchè ci credono, e, oltre a loro, ci crede anche l’erario, anche la società.
Il dispositivo deve valere almeno per 10 anni. Per dare fiducia e per creare le premesse per un circuito virtuoso. E anche per favorire l’ingresso di nuove leve, della nuova generazione e anche giovani manager non del circuito familiare, che potrebbero utilizzare l’aumento del capitale per entrare da soci. Al termine il tessuto sarà più forte. Gli investimenti saranno maggiori. E si è creato un rapporto diretto tra erario e pmi, nel senso che anche l’erario sceglie le pmi per far gestire i propri crediti. Li lascia nelle pmi che creano utili. La pmi avrà interesse nel superare la media degli ultimi 5 anni per poter usufruire delle agevolazioni. Contemporaneamente riduzione dell’organico dei funzionari impiegati nelle miriade della galassia fisco: che si lascino a casa con il 50% dello stipendio sino alla pensione. Resta un costo, ma almeno si tolgono gli impedimenti, ed altro.
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