Sono sempre dell’idea che la carcerazione preventiva, se protratta per oltre 24 ore, sia un forma di tortura. nel caso penati vi è una procura che indaga e che quando sarà pronta istituirà un processo a cui l’imputato DEVE presentarsi come uomo libero e tale DEVE restare sino al compimento di tutto l’iter processuale. Se l’accusa ha le prove potrà fare i processi a velocità della luce. Quindi sono contrario all’arresto preventivo di penati, e sono altresì contrario alla carcerazione di altri imputati politici o non: aberrante poi la carcerazione che è diventata routine da pm e gip vari con la sindrome della velina. Semmai mi piacerebbe avere delle conferme di quanto ho sentito dire:
1) risponde al vero che i camper e furgoni utilizzati da Prodi nella precedente campagna elettorale furono interamente finanziati dal gruppo Gavio?
2) risponde al vero che l’acquisto della Serravalle, del tutto inutile e troppo oneroso, così come mi risulta sia stato puntualizzato dall’esposto albertini, oltre a creare una superprovvista, per l’acquisto del tutto inutile di una quota minoritaria, sia servita per facilitare l’attribuzione a pioggia di oltre 100 consulenze a giovinastri di vari potentati dell’area del pc, per il valore di 70.000/80.000 euro/anno per 3 giorni di non così chiaro lavoro, se non la presenza, per 3 giorni a settimana? Facile da controllare: consulenti prima dell’acquisto della quota e dopo.
Non mi è dato di sapere e non do credito a voci. Vorrei veder partire il processo sulle cose accertate ad imputato libero, come liberi dovrebbero essere tutti gli altri imputati politici o non. Parlo per esperienza personale. L’incarcerazione preventiva serve al pm e gip per finire sui media per loro mire pubblicistiche e niente hanno a che vedere con l’esercizio dell’azione penale. Ma, malgrado un referendum abbia sancito la responsabilità di codesti figuri, questo non succede.