opportunità per favorire la crescita
2024-12-23R&D, riserve per utili non distribuiti, visione critica e negativa del fisco che si è intascato gli utili e li vuole anche in anticipo, per poi avere un atteggiamento ostile.
Ascona – Il testo delle lettere di Titan e la risposta del ministro Montebourg le ho inserito in un post per la discussione nel nostro gruppo di lavoro. Della lettera di Titan ho scritto. Sulla lettera risposta del ministro Montebourg. Che dire?
Nessun commento sul nocciolo del problema “tre ore di lavoro contro un salario elevato per sette ore e mezza.”. E’ una sberla a tutti quei lavoratori che non godono di un simile trattamento.
Dal ministro mi sarei aspettato un chiarimento non per i lavoratori in questione ma per tutti gli altri che sono dipendenti normali oppure in cerca di un posto di lavoro, e ne ho conosciuti, anche in Francia.
Il nocciolo del ministro è un altro “prova a produrre in altri paesi e cerca di vendere in Europa. Ti faremo (UE) e ti fa farò un sedere a stramandolino”.
Mi aspettavo dei supercontrolli sui pneumatici. Non basta. “[i controlli] saranno approfonditi e riguarderanno il rispetto delle norme applicabili in materia sociale, ambientale e tecnico.”. Questa è una minaccia e non vale solo per questo caso. Ma perché non si attua per quanto riguarda la sicurezza alimentare? In questo caso la produzione ed il consumo in territori differenti avrebbe non solo un senso ma sarebbe una necessità (microbiomi differenti, specie batteriche differenti, ad esempio).
Ogni paese ha proprie regole per quanto riguarda l’esercizio delle attività lavorative, come nella vita sociale, e se viene accettato nel WTO oppure ONU, o compagnia cantante, come si può mettere in discussione? Lo può fare solamente il consumatore, se viene informato.
Come è possibile arrogarsi la pretesa di giudicare e criticare le regole sociali ed ambientali?
Neocolonianismo europeo? Magari alla rovescia. Se si accetta la globalizzazione, inevitabilmente si accettano regole diverse nell’esercizio delle attività produttive, ogni paese ha le proprie regole e peculiarità nell’ambito del lavoro (orari, retribuzioni, sistema fiscale, età lavorativa e regimi pensionistici), come in altri ambiti sociali (famiglia, credenze, alimentazione, altro).
Resto piuttosto perplesso. Sento un vento di ritorno autarchico. Ma il consumatore accetterà questo cambiamento dopo aver sperimentato l’opportunità della globalizzazione, con tutti i derivati anche negativi?
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