emissioni di Co2
2025-03-31emissioni naturali ed emissioni entropiche: qualche cifra
MISURA DI PREVENZIONE : CONSAPEVOLEZZA feb 2012-02-15
La sicurezza alimentare esige che in ogni sito si prendano in considerazione delle misure di prevenzione per poter ridurre i rischi ad una misura gestibile.
Quale è la prima misura di prevenzione?
La consapevolezza.
Per consapevolezza intendo l’abito mentale e comportamentale che ogni responsabile per ciascun sito applica in maniera routinaria esigendo un innalzamento della qualità in entrata e comunque che non siano presenti, all’entrata, dei possibili rischi che le attività operative da lui svolte, nel e sul proprio sito, non possono in alcun modo contenere.
Faccio un esempio: la quantità di micro minerali normalmente presenti in un mangime finito o complementare. Lo stesso schema può essere ritenuto per qualsiasi altro agente chimico.
Per micro minerali in questa lettura si intendono: Ferro, Rame, Zinco, Manganese, Iodio, Cobalto, Selenio.
La quantità di questi 7 micro minerali usati nei mangimi finiti o complementari per le produzioni effettuate in italia rappresentano 8.500 tonnellate.
Prima misura preventiva:
– non si possono diminuire? Sono proprio indispensabili?
La risposta deve venire dai nutrizionisti che procedono, seppure in mezzo ad altri problemi, anche alla definizione di questo punto. Non è una domanda peregrina. L’impiego di micro minerali comporta diverse responsabilità:
– è necessario che i rapporti fra gli stessi siano mantenuti al fine di evitare interferenze nell’assorbimento e prevenire problemi di salute degli animali
– è necessario che non vi siano emissioni interne che possono comportare rischi per gli animali e gli operatori all’interno del sito
– è necessario che non vi sia la presenza nelle emissioni esterne.
Vi sono delle pubblicazioni tecniche recenti dell’agenzia tecnica della UE a tale proposito con indicati:
1) i fabbisogni di ciascun micro minerale per specie animale e per le varie fasi dell’allevamento
2) il contenuto naturale per i diversi tipi di macroingredienti normalmente usati per la preparazione del mangime
3) i differenti gradi di assorbimento dei differenti Sali, di forme chelate, di altre forme comunque registrate nella comunità
La documentazione è disponibile nel web ed è facilmente consultabile.
Quello che mi induce a richiamare l’attenzione è, ad esempio, quanto succede, praticamente, per il Cobalto: minerale che riporta le frasi R 22-36 – 42/43 – 45 – 53. Vi è una pubblicazione tecnica della UE che dimostra come sia inutile la presenza di questo minerale nei monogastrici in quanto il fabbisogno è coperto dagli apporti dei diversi macroingredienti del mangime.
Eppure ….. eppure ….. viene sistematicamente richiesta l’inclusione. E quando si fa cenno alle frasi R ed alla necessità che si prendano misure preventive per garantire l’assenza della presenza, anche minima, nelle emissioni, vi è una manifestazione di fastidio: “abbiamo sempre fatto così, ma chi si crede di essere?”.
Consapevolezza: è la prima misura preventiva.
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