nero wolfe – memoria
2013-07-15nero wolfe televisivo
Me lo chiede mattia, 14 anni, alto più di me. A scuola da 6 come voto, potrebbe fare meglio ma per lui il sei è sufficiente, poi calcio, calcio, calcio. Con me scacchi, carte, terzilio, king, e biliardo e carabina. Cribbio! un libro.
Nelle vacanze ha letto l’isola del tesoro e il corsaro nero. Per poter parlare sulla stessa lunghezza d’onda mi sono riletto l’isola del tesoro ritrovandola stupenda e ho letto per la prima volta salgari: l’antesignano del fumetto. Per me il libro di salgari è un fumetto. Lui vedeva l’immagine, l’azione e la descriveva. Mattia mi dice “come il corsaro nero”, meglio dell’isola del tesoro? Si, decisamente. Gialli no, spionaggio si. Ma cosa mai gli darò, dovevo prendere tempo. Gli ho messo nelle mani Pennac la fata carabina, tanto per migliorare il suo 6 in italiano, ma lui voleva un pò più di spionaggio ed allora un garzanti Jan Fleming operazione tuono. E sono andato a scegliere il libro di spionaggio. Spionaggio, spionaggio. Alla fine non sapevo cosa scegliere ma ho deciso di uscire di regina: Le Carrè: l’uomo che venne dal freddo. Azione poca, ma tutto un sottile ed aggrovigliato ragionamento. Gli spiegherò l’epoca, la guerra fredda, il momento, il periodo. Ma poi lo lascerò come negli scacchi: fuori i cavalli, fuori gli alfieri, il centro controllato ed inizia la partita.
Me lo sono chiaramente riletto, e me lo sono letteralmente bevuto.
Non so quando finirà Jan Fleming: per me 007 ha le fattezze di Sean Connery, per Mattia forse non gli può dire niente. Ma quando e se mi ritornerà il Garzanti ho pronto il bur Rizzoli.
Mestiere da nonno.
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