Magistratura 2021
2021-02-22magistratura sallustri e palamara e la cupola
E’ primavera. sulle brianstrade saliscendi ricompaiono i ciclisti. bardati, quali cavalieri omerici, inforcano il mezzo quale matador, Goya nelle differenti tauromachie ha certamente visto e rivisto baffuti ciclisti. quelli attuali hanno vesti sgargianti, bici nuove, tute, tutine, colori, sponsorizzazioni. e li vedi, un pò di tutte le età, qualche donzella. In salita barcollano e dondolano, col volto tirato dallo sforzo (“hanno certamente molto peccato per meritarsi questa penitenza, con quel look, poi – che certamente fa anch’esso parte della penitenza”), non appena inizia anche una leggera discesa il volto si trasforma e diventa ghigno, rabbia “mo’ te faccio nero”, i muscoletti timidamente danno segni di risveglio e la dondolata diventa inforcata, gomiti larghi.
Ma perchè non ce ne è uno che pedala sulla pista ciclabile? A Locarno oppure ad Ascona tutti sarebbero sulla pista ciclabile, costruita e manutenuta per il loro bisogno ed anche il loro svago.
Di piste ciclabili, nella verde Brianza, se ne sono costruite un pò dappertutto. stanno li con la loro larghezza che hanno tolto alla strada normale, con anche l’immancabile marciapiede, l’immancabile aiuola completamente trascurata nella rotonda o rotondetta, simbolo del completo sfacelo organizzativo, ma della frenesia di costruire qualcosa di inutile tanto per accumulare mazzette. Piste ciclabili messe lì a perpetuo monito degli automobilisti e camionisti “avete voluto il mezzo, inquinante, e allora eccovi la strada stretta.”. La strada sarà stretta ma così va il mondo. La madre dei pirla, ancorché verdi, è sempre incinta.
Ma perchè non ce ne uno che cicla sulla pista ciclabile?
Ne ho parlato con un consigliere comunale brianzolo, che ha difeso e voluto numerose piste ciclabili, con i loro marciapiedi, con le loro catenelle, con le loro sigle per terra e con cartelli ogni 10 metri, con il simbolo della bicicletta (così che anche gli alieni dall’alto ne siano informati), ma perchè non ce ne è uno che cicla sulla ciclabile? Non è questa una sconfitta?
Sconfitta? Ma che dici, mi risponde il consigliere. Io seguo le corse femminili, sai che c’è anche un giro di Italia femminile. Io sono al corrente perché sono un commissario lungo tutto il tragitto nazionale, ho voluto le ciclabili, sai quale è lo sviluppo chilometrico? E’ anche scritto sullo stampato comunale. Sai c’erano dei contributi europei e i cittadini sono sempre d’accordo nell’ostacolare il passaggio di mezzi nel territorio del comune.
Ma perchè non ce ne uno che cicla sulla ciclabile?
Anch’io sai sono ciclista e vado, almeno una volta al mese, e sai una cosa? Mai ho ciclato sulla ciclabile, si cicla sulla strada come sempre si è fatto. La strada è anche nostra. La ciclabile l’abbiamo in esclusiva quindi se volessimo potremmo andarci, ma, che vuoi, non vogliamo. Noi vogliamo ciclare sulla strada.
Ma ……
Inutile che continui a blaterare. Noi ciclisti siamo più forti dei taxisti, ed è tutto dire.
Anche i taxisti hanno le loro corsie di preferenza ma ci vanno solo se gli gira, altrimenti vanno sulla strada normale. Ma voi mettere lo sviluppo delle ciclabili nei confronti delle taxiclabili?
Per me siete matti da legare. Ma così’ va il mondo: la nave Peppa, a poppa combattevano ed a prua non lo sapevano.
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