opportunità per favorire la crescita
2024-12-23R&D, riserve per utili non distribuiti, visione critica e negativa del fisco che si è intascato gli utili e li vuole anche in anticipo, per poi avere un atteggiamento ostile.
La notizia dei giovani manichini viventi, l’intervento dei sindacati con immancabile intervista di una cinquantenne che ha commentato sui rai3 “poveretti mi fanno pena!” e la replica degli stessi giovani, che erano contenti della loro prestazione e di essere finiti sui media. Per cinque ore di “posa”, 50 € netti. Ma cosa ha da dire un sindacato dei lavoratori su questo fondamentale? E’ una prestazione professionale e ben venga! Un giovane deve trovare ogni possibile occupazione. Il sindacato merita di essere cancellato.
Ho avuto l’esperienza di dover mettere in cassa integrazione 4 dipendenti in una piccola attività, ora liquidata. I dipendenti erano in CIC al 60%. Prima della liquidazione mi ero premurato di trovare delle alternative per un contratto di lavoro a tempo indeterminato in quanto risorse davvero professionali, in particolare per le tre risorse di produzione. Una risorsa aveva un podere e quindi ha preferito dedicarsi alla propria attività, sembra a tempo pieno. Le altre due mi hanno detto “no, grazie, noi andiamo benissimo così, mai abbiamo guadagnato così tanto.”. Erano dei veri free lance, una o due ore per assistere idraulici o elettricisti a 10 € all’ora “senza complicazioni”, almeno tre ore quali camerieri in bar o ristoranti; avevano solamente l”imbarazzo della scelta”, alla sera, sino alle 2 di notte, ed anche il sabato, e la domenica pomeriggio e sera. Quindi retribuzione seppure in CIC ed integrazione con iniziative proprie. Prima della liquidazione i sindacati hanno consigliato loro e noi a far aderire ad un programma regionale apposito che avrebbe portato benefici alle risorse che con la “liquidazione dell’attività” perdevano il lavoro, e questo, mi pare, per 12 mesi.
Questa attività davvero bizzarra dei sindacati mi ricorda una esperienza vissuta in prima persona. Colf filippina, clandestina. Opera per due anni e mezzo in casa di un conoscente. Poi trova un’altra sistemazione e chiede “la liquidazione come un dipendente a libri”. Era sempre stata pagata “senza complicazioni”, era stata presentata dalla zia, sempre filippina ma in regola con la documentazione. Dietro il fastidio del mio conoscente vi è stato un incontro con la zia ed un sindacalista “consigliamo vivamente di pagare il dovuto per la liquidazione altrimenti avreste delle rogne in tribunale”. Il contributo è stato versato alla zia quale prestazione “finale”, e chiaramente la zia ha ammesso di aver dato una quota al sindacato. Difesa del lavoro clandestino.
E’ veramente difficile. Comunque la reazione dei giovani manichini l’ho apprezzata. Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire “Callate, cono”, alla spagnola e lasciami lavorare. Bravi giovani, ed anche belli.
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