latte e terzo scenario

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Ieri la riflessione era sulla difficoltà, per non saper fare sistema, della realizzazione del trzo scenario. L’esempio su coloro che sono interessati al secondo scenario (concorrenza spietata) e usano la strategia del cavallo di troia per dare l’impressione di essere interessati al terzo scenario (qualità definita e agroalimentare di territorio), è nell’azione dei francesi per il controllo della gestione di parmalat. Questi francesi hanno già in pancia i marchi Galbani, Locatelli, Invernizzi, Cademartori e a molti italiani, sia a casa loro che al risotrante, questi marchi rievocano il loro territorio. Ora non più il marchio resta il territorio, anche se impossibile, è stato delocalizzato.

Come filiera il fatto che parmalat sia dei francesi o di altri ha ben poca importanza. Il latte italiano che veniva utilizzato per riempire ciascuna confezione, era davvero ben poco. La battaglia dei francesi e di assicurarsi che il consumo di latte non sia tedesco, o polacco, o altro. ma, dato che in francia producono molto di più di quanto consumano (latte + formaggi), ecco che è un bene  assicurarsi dove poter far confluire le proprie eccedenze.

In passato ho avuto alcuni contatti con parmalat e non son o preoccupato delle rispercussioni per la filiera italiana. Bruciano molto, ma molto di più, tutti i tipi di formaggio con i grandi marchi Locatelli, Galbani (ma vi ricordate che era di Federconsorzi?), Invernizzi (è la mia infanzia) e Cademartori, questo si che è un colpo mortale. Ma qualcuno ha avuto qualcosa da dire? Adesso solleveranno un polverone su parmalat ma a parmalat del latte italiano non gliene ne mai fregato molto.

L’esempio del non saper fare sistema è sotto gli occhi di tutti, non meravigliamoci se i figli o le leve giovani NON sentano appeal in quello che lasciamo. Hanno ragione loro peggio di così’ non potevamo fare.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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