informazioni al consumatore 02

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Che non si debba discutere dei gusti l’abbiamo imparato da piccoli. In Cina il cane è una prelibatezza, così come il cervello fritto mntre la scimmia ancora vive. Nelle foreste equatoriali ed in Australia il serpente è roba buona. Anche noi italiani gustiamo la bistecca di cavallo che pe un inglese è “cosa da barbari”, e l’aragosta la cuociamo bella pimpante. In Fracia il burro è salato mentre in Russia è acido. Ho visto un reportage relativo ad un territorio tedesco dove i ratti costituivano il piatto forte su vari barbecues. Chi non ha conosciuto il tizio o lo zio del tizio che mangiava i gatti “e vi assicuro che sono ottimi!”. In Svizzera il fos gras è out perchè le oche vengano alimentate con una tecnica ritenuta da sofferenza.

Si potrebbe continuare all’infinito ed includervi anche i vegetali: vi sono popoli e territori che masticano routinariamente foglie di coca oppure territori, anche non lontano da noi, in cui è stralecito coltivare e consumare cannabis, e il tutto è anche salutisticamente consigliato.

Ma se compero al supermercato una polpetta DEVO essere informato sul fatto che non contenga cane, gatto o serpente, se questi cibi io non li desidero. Così come un inglese ha il diritto di sapere se nel ripieno del polpettone che acquisto dall’italia non vi sia anche carne di cavallo. Sto cercando di dire che l’informazione sugli ingredienti di qualsiasi prodotti alimentare (a base di proteine animali e/o vegetali) DEVE essere un obbligo per il consumatore. Quando abbiamo riportato oin etichetta la provenienza e la qualità di ogni ingrediente il consumatore potrà o meno comprare. Questa non fa parte della sicurezza alimentare: questa è la sicurezza alimentare, va da sè che poi gli ingredienti siano rispettosi delle norme.

Potrebbe non essere l’etichetta?

Potrebbe essere il marchio che dà fiducia al consumatore. “Io compro per la mia famiglia i prodotti di “colori di luce”erchè so sono genuini e naturali perchè loro li controllano”.

Potrebbe essere la figura del negoziante?

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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