“ho visitato una fabbrica metalmeccanica del bresciano. Producevano le macchina per il bancomat. Andavano bene. Ma non si erano resi conto che con le loro macchine avevano fatto perdere il posto di lavoro a 4.000 cassieri.”.

“Anche l’I-pod, nessuno si rende conto che questo aggeggio fa perdere il posto di lavoro a tutti coloro che coltivano le piante, per poi tagliarle e fare carta, con una infinità di figure professionali, e poi le tipografie, le legatorie, le librerie, una marea di posti di lavoro”.

Siamo nel 2011. Quello che sto ascoltando è un prof. che mi hanno decantato. Il giornalista economico me lo presenta come una delle menti più, più, più.

Mi metto quasi a piagere ricordando che nel 1448 gutenberg si associò con il banchiere fust (che ci mise 1600 fiorini: i danè) e con l’incisore shoffer ed inventò, quell’imbecille e per di più emerito pirla, la stampa a caratteri mobili, e così distrusse in un sol colpo tutti gli amanuensi sparsi nei vari conventi e conventucoli. Dio mio che caneficina!

Bancomat: i cassieri erano 4.000, ora sono qualche milione perchè ogni utente è anche cassiere.

Quanti leggevano gli incunaboli?

Ed il bello è che il convegno al quale assistevo aveva come filo rosso l’innovazione quale risorsa per la continuazione, il migliroamento e l’internazionalizzazione.