Nell’industria agroalimentare e nel settore zootecnico in particolare (produzione e commercio di additivi, mangimi, allevamento di animali destinati a diventare derrata alimentare) è in vigore l’autocontrollo. La responsabilità totale di ciò che si svolge in ciascun sito è del sito stesso. L’apparato pubblico che prima certificava ed era responsabile dei requisiti operativi, ora non ha alcuna responsabilità se non la negligenza o il dolo.
Stiamo quindi vivendo un cambiamento epocale e, come in tutti i cambiamenti epocali, convivono abitudini e credenze talvolta perverse e deleterie, che possono rendere del tutto inutile lo sforzo per mantenere le attività in una area.
La riflessione ha come obiettivo di approfondire alcune figure chiave e di valutare l’impatto negativo o positivo delle stesse sul sistema operativo territoriale italiano.
Consumatore
Ondivago tra la necessità di potersi permettere l’acquisto della derrata alimentare e la credenza dell’importanza della specialità territoriale, del chilometro zero.
Industria alimentare
Sa come soddisfare il consumatore orientando opportunamente l’informazione per pilotare l’acquisto.
Amministrazione sanitaria di controllo nel territorio (PA)
Un tempo il grande Moloch da cui dipendeva l’autorizzazione, il modo di produrre, i controlli. Ora vive un momento di difficoltà. Numerosa per massicce assunzioni negli anni 80 e 90, deve far convivere un grande numero di operativi senza avere più i mezzi, stante la stretta obbligatoria per i fondi a disposizione. Prima, per quanto riguarda le spese, erano fuori da ogni controllo, ora sono sotto osservazione e nel breve mancheranno del tutto i fondi per pagare, in primis, gli stipendi e gli emolumenti. Agevole è prevedere che la dotazione di spesa segua l’ultra stretta decisa dalla amministrazione centrale unilateralmente ( ad esempio in UK fuori 2 risorse dentro una risorsa, per arrivare nel medio ad una riduzione sino al 50% degli effettivi) oppure dettata da coloro che debbono ripianare il default dello stato (Grecia, Irlanda, Portogallo). Già alcuni anni fa il dr. Belloli – ASL di Lodi, faceva notare la dicotomia tra la situazione italiana (+ 5.500 veterinari nelle asl italiane [750 in Lombardia] e i 400 della Francia oppure i 180 di UK) e lo faceva notare per trasformare il tutto in opportunità e non in sola voce di spesa o altro, lanciava per tempo un allarme.
Nel frattempo con la stretta dei fondi si è sviluppata la sindrome dell’operatore di traffico, risorsa del tutto precaria la cui permanenza è strettamente legata al monte delle multe che riesce a redigere nell’ambito della giornata e della settimana. Quindi un atteggiamento da venditore di enciclopedia britannica porta a porta oppure di assicurazioni: esiste se porti a casa i dané. Ma mentre le automobili sono in aumento e l’area dei parcheggi liberi in forte diminuzione (e quindi la tendenza è favorevole per gli operatori di traffico), nel settore zootecnico italiano i siti produttivi sono in costante calo. Da qui l’aumento delle visite, l’aumento dei partecipanti alle visite di controllo, la redazione di verbali e verbalini quale giustificazione della presenza. E’ facile per l’operatore pubblico considerare la propria convinzione come ancora valida e come se non operasse in un regime di autocontrollo, in particolare se poi genera i dané attraverso multe, ammende ed ammennicoli vari.
Imprenditore operatore
Come da copione l’imprenditore predilige la via più semplice per arrivare alla soluzione. In questa riflessione chiameremo outsourcing questa naturale caratteristica dell’imprenditore. Il comportamento dell’imprenditore andrà quindi dal rapporto amichevole e discorsivo con i funzionari di controllo, dal bypass del controllo stesso, ad esempio andando a produrre sul suolo italiano, dove vi siano funzionari non così assetati, oppure in territori che gli permettano di vendere senza la fatica dei controlli.
Risorsa/Ruolo del Responsabile della Qualità (R)
E’ ancora da formare ma resta fondamentale per il successo del mantenimento delle attività operative nel territorio. Questo né il punto fondamentale della riflessione: vi è un terreno per poter creare una funzione che sia rappresentata da un ruolo e che sia personificata da una risorsa?
Consideriamo come si possano intersecare due figure: quella della pubblica amministrazione (PA) e quella della Risorsa/Ruolo (R).
PA
Il profilo professionale potrà essere +100 oppure -100.
Nello spazio da 0 a +100 vi è: funzionario attento al rispetto della norma ma non alla vessazione.
Nella spazio da 0 a – 100 vi è: al di là della norma cosa attuo per portare a casa un verbale che contempli comunque molte ed ammende?
R
Anche in questo caso il profilo professionale potrà essere + 100 oppure – 100.
Nello spazio da 0 a +100: Risorsa in continua preparazione, che conosce le normative e che sa che la responsabilità e dell’azienda e che ha preso le decisioni in funzione di queste due imperativi e li sa difendere di fronte a chiunque.
Nello spazio da 0 a – 100: Risorsa che è attenta a non inimicarsi la PA (atteggiamento che spetta semmai all’imprenditore) oppure accetta che l’imprenditore non confermi le decisioni prese dalla risorsa ritenuta sulla carta responsabile.
In effetti il tutto si risolve tra questi due antagonisti.
Si creano i quartili:
PA – R –
Ci troveremo inevitabilmente di fronte ad una catastrofe annunciata. Prima o poi vi sarà una non conformità grande che determinerà la fine dell’attività in modo traumatica oppure con una dolce morte.
PA – R +
E’ il percorso virtuoso. La Risorsa conosce, si prepara, verifica, difende le proprie decisioni. Al limite cambia attività. Questa Risorsa è rara e ad alto profilo professionale. La sua quotazione crescerà per ogni discussione, difesa, alterco, contenzioso, anche se perdente. E’ il quartile dove si crea il sistema.
PA + R –
Outsourcing amichevole, oppure bypass oppure l’altrove. Alla PA NON interessa assolutamente, malgrado qualsiasi cosa venga affermata, la permanenza di una attività. E’ il cancro che nel risiko organico ha come obiettivo quello di distruggere l’organismo di cui fa parte, anche se con la morte dell’organismo muore anche la cellula cancerogena.
PA + R +
Il ruolo è in costante conflitto ma non deve arretrare di un solo centimetro. La PA si rende conto che non è cosa.
Certamente ogni quartile merita un approfondimento maggiore e siamo disponibili alla discussione.
Attualmente la stima è:
PA – R – : 60% delle situazioni
PA + R – : 38 % delle situazioni
PA – R +: 2% delle situazioni
PA + R +: utopia, io personalmente non ne ho vista nemmeno una.
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